MIGRANTI. BERNARDIS (FP): CPR E CARA, NO AD ACCOGLIENZA DIFFUSA
(ACON) Trieste, 1 ago - "Comprendo l'importanza
dell'accoglienza dei richiedenti asilo e il dovere umanitario di
fornire aiuto a chi scappa da guerre e persecuzioni, tuttavia è
fondamentale sottolineare che Cara e Cpr non devono essere
utilizzati come pretesto politico dalla consigliera Fasiolo per
propagandare l'accoglienza diffusa di immigrati irregolari senza
controlli adeguati".
Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale Diego
Bernardis (Fedriga presidente) in risposta alle recenti
dichiarazioni della consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd)
riguardo alla chiusura delle strutture del Cpr e del Cara a
Gradisca d'Isonzo.
"La priorità deve essere quella di tutelare la sicurezza dei
nostri cittadini e garantire che l'accesso al territorio sia
regolato e monitorato correttamente. Non è opportuno - prosegue
l'esponente Fp - permettere a immigrati irregolari di girare
indisturbati sul nostro territorio, poiché ciò potrebbe mettere a
rischio la sicurezza di tutti i cittadini".
"Ricordo - prosegue il consigliere di Maggioranza - che il Centro
di permanenza per il rimpatrio (Cpr) svolge un ruolo cruciale
nell'identificazione e nell'allontanamento di persone con
precedenti penali, contribuendo così alla sicurezza pubblica. Se
l'alternativa proposta dalla sinistra per questa regione è quella
di chiudere il Cpr di Gradisca e inserire queste persone
nell'accoglienza diffusa, ciò non rappresenta una soluzione
praticabile o sicura".
"Seguire l'ideologia della sinistra, come suggerito dalla
consigliera Fasiolo, non è la via da percorrere per garantire la
sicurezza del nostro territorio e dei nostri cittadini. Pertanto
- conclude Bernardis - suggerisco di evitare la demagogia e di
lavorare per trovare un equilibrio in grado di garantire un
controllo adeguato dell'immigrazione, proteggendo così gli
interessi e la sicurezza della nostra comunità".
ACON/COM/fa