AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): DIFESA PARCO FIERA PN E PINETA CATTINARA
(ACON) Trieste, 2 ago - "Sono fiduciosa riguardo il fatto che
il parco dell'ex Fiera di Pordenone non verrà cancellato dalla
vita della città. Questo perché, oltre all'imponente movimento di
difesa attrezzato dai cittadini, oltre all'interrogazione
depositata dall'onorevole Fratoianni (rivolta, tra gli altri,
anche al ministro dell'Ambiente), oltre alle azioni che
continueremo a produrre in Consiglio regionale, sussiste anche
un'ulteriore dimensione rispetto la quale chiedere conto ai
pubblici amministratori di progetti insostenibili come quello di
Pordenone oppure come quello che prevede la distruzione di
un'intera pineta nel comprensorio di Cattinara a Trieste.
Progetti che vanno entrambi fermati".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino
(Alleanza Verdi Sinistra), aggiungendo di riferirsi "al fatto che
è appena stato oggetto di intesa da parte della Conferenza delle
Regioni il decreto di adozione della Strategia nazionale
Biodiversità 2030, con l'istituzione anche del Comitato di
gestione, nel quale è prevista la partecipazione di un
rappresentante di ciascuna delle Regioni e delle Province
autonome di Trento e di Bolzano. Mi sembra sempre più difficile
che in ambito regionale si possano sdoganare interventi invasivi
e irrimediabili, come i due contro i quali stiamo facendo
opposizione".
"Infatti, nel contesto che va sempre più definendosi (articolato,
oltre che su norme nazionali, sui parametri di 'Tutela e
valorizzazione del verde urbano ed extraurbano' previsti dal
Pnrr, ora anche entro i limiti della Strategia nazionale
Biodiversità 2030), sono messi nero su bianco - spiega
l'esponente di Avs - obiettivi quali l'incremento della densità
di aree vegetate sul territorio comunale, l'attuazione di piani
di inverdimento, le politiche di implementazione della Strategia
nazionale del Verde urbano, l'integrazione nella pianificazione
urbana di soluzioni basate sulla natura (come parchi, corridoi
verdi, alberature e orti urbani), grazie ai quali salvaguardare
il valore della biodiversità, delle funzioni e dei servizi
dell'ecosistema, nonché limitare, mitigare e compensare cemento e
asfalto".
"Faccio notare - prosegue Pellegrino, che è anche vice presidente
della Commissione consiliare regionale con pertinenze in materia
di ambiente - che la Strategia enuncia un duplice principio, che
vorremmo veder declinato concretamente in tutte le nostre
strategie e azioni regionali, invece che soltanto usato e abusato
nella retorica politica sullo sviluppo sostenibile. La perdita di
biodiversità e il cambiamento climatico sono strettamente
interconnessi, nel contempo il cambiamento climatico è uno dei
principali motori della perdita di biodiversità".
"Non lo dico io, lo dice la Strategia, chiamando tutti - conclude
Pellegrino - a esercitare il proprio pezzetto di competenze,
doveri e responsabilità. L'alterazione delle complesse
interazioni esistenti tra le specie e i loro habitat, causata
dalla crescente pressione climatica negativa, produce un impatto
negativo sulla fornitura di molti servizi ecosistemici, dai quali
dipendono i nostri mezzi di sussistenza, le economie e persino la
salute pubblica. Cito testualmente: 'Ma così come la crisi
climatica e quella della perdita di biodiversità sono collegate,
lo sono anche le soluzioni. La natura è un alleato vitale nella
lotta contro il cambiamento climatico'".
ACON/COM/db