REDDITO CITTADINANZA. CELOTTI (PD): NON SI IGNORI IMPATTO SOSPENSIONE
(ACON) Trieste, 3 ago - "La povertà relativa in Fvg riguarda il
5,7% delle famiglie, ma il presidente Fedriga fa finta di non
capire quali saranno le conseguenze sociali della sospensione del
reddito di cittadinanza".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale, Manuela Celotti
(Partito democratico) commentando le dichiarazioni del presidente
della Regione, Massimiliano Fedriga, sul reddito di cittadinanza,
durante la trasmissione televisiva "In onda" trasmessa da LA7.
"È fuorviante anche il fatto di fare finta che tutti i percettori
siano disoccupati e quindi vittime dell'assistenzialismo, visto
che nel nostro Paese i lavoratori poveri sono un fenomeno
importante e che il reddito di cittadinanza viene percepito anche
dai nuclei in cui ci sono degli occupati" continua Celotti.
"Che il Governo non abbia previsto le conseguenze della
sospensione del reddito di cittadinanza sull'assegno unico - fa
sapere la consigliera dem - , pare assurdo, ma è anche molto
significativo della poca attenzione che viene posta verso quei
cittadini e quelle famiglie che vivono in condizioni di
difficoltà. Un Governo che per incompetenza o per intenzione pare
fare cassa sempre sui poveri e che purtroppo fa il paio con la
poca attenzione che viene posta alle persone in difficoltà
economica anche in Fvg".
Il Pd, ricorda ancora Celotti, "aveva chiesto di potenziare le
misure a sostegno delle famiglie in difficoltà e tutti gli
emendamenti presentati in questo senso sono stati bocciati;
abbiamo anche chiesto alla Regione di potenziare il fondo
sociale, perché le famiglie escluse dal reddito di cittadinanza
torneranno a bussare alle porte dei Comuni, che non hanno le
risorse per riattivare le misure di sostegno sociale. Pare però
che questo problema non stia fra le priorità della Giunta".
Infine, conclude la consigliera, "non va dimenticato che il
sistema di protezione sociale presente in Fvg non nasce con la
Giunta Fedriga, ma ha radici lontane, nei tempi in cui esisteva
il confronto fra politica, tecnici, amministratori locali e terzo
settore e ancora beneficiamo degli strascichi positivi delle
misure e dei progetti nati qualche decennio fa".
ACON/COM/mt