INDUSTRIA. POZZO (PD): CONTRO CRISI SERVE GRANDE PIANO DI FORMAZIONE
(ACON) Trieste, 4 ago - "La situazione di crisi in cui versano
non solo le grandi industrie, ma anche le pmi, ha bisogno sì di
strumenti finanziari, ma anche e soprattutto di un grande piano
di formazione per garantire la specializzazione di giovani e non,
per rispondere alle necessità delle imprese".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Pd), commentando la situazione dell'industria e
dell'occupazione in Friuli Venezia Giulia.
"L'industria - spiega l'esponente dem - è senza dubbio una delle
principali colonne portanti per la tenuta economica e
occupazionale della nostra regione. Le crisi di Electrolux e
Wärtsilä sono al centro dell'attenzione politica e mediatica, ma
non va dimenticato che la vera ossatura dell'imprenditoria è
fatta dalle piccole e medie imprese. Quelle che, quotidianamente,
fanno i conti non solo con le grandi strategie del mercato, ma
anche e soprattutto con difficoltà oggettive, a partire dai costi
delle materie prime e dai problemi di reperimento di manodopera
specializzata".
"Se sul supporto all'accesso al credito - continua il
rappresentante del Partito democratico - si sta andando nella
direzione giusta, utilizzando strumenti finanziari come Friulia,
Fvg Plus e fondi di rotazione, non possiamo dire lo stesso per la
formazione professionale. Su questo la Regione sembra
completamente assente, nonostante la nostra specialità ci dia
ampi margini di azione. Non servono interventi spot e rivolti
solo a fasce ristrette di popolazione, ma è necessario un grande
piano di formazione che costruisca e metta a disposizione del
territorio le competenze richieste".
"Noi auspichiamo - conclude Pozzo - che la Giunta apra un
confronto su questo e inizi ad affrontare il tema in modo
organico e strutturale, con il coinvolgimento di categorie,
sindacati, enti, università e attori del territorio. La mappatura
delle professionalità mancanti adesso, e ancora di più nei
prossimi anni con i pensionamenti che ci saranno, è già a
disposizione della classe dirigente regionale. Non abdichiamo dal
ruolo di programmare a medio-lungo termine. Un corposo Piano di
formazione su competenze specifiche, artigianali e digitali, può
dare un concreto supporto al sistema delle nostre imprese e, al
contempo, rilanciare il protagonismo di molti giovani uomini e
donne della nostra Regione".
ACON/COM/db