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MIGRANTI. BULLIAN (PAT-CIV): SERVE RETE STRUTTURE PICCOLE DIMENSIONI

07.08.2023
12:55
(ACON) Trieste, 7 ago - "La tematica è complessa e proprio per questo va affrontata con razionalità, trasparenza e ragionevolezza". Così Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia - Civica Fvg, in merito alla realizzazione di un centro di accoglienza per migranti a Jalmicco, frazione di Palmanova.

"Il dato di partenza - commenta il consigliere in una nota - è che ci sono stranieri richiedenti asilo politico che chiedono di beneficiare di un diritto costituzionalmente garantito, secondo cui lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".

E dunque, continua Bullian, "spetta alle commissioni statali verificare l'ammissibilità della richiesta e certificare lo status di rifugiato e, attraverso le leggi ordinarie, va impostato il modello di accoglienza più confacente alla situazione".

Verificata negli anni "l'insostenibilità dei grandi centri di accoglienza, con le note problematiche di strutture come quelle di Gradisca d'Isonzo e della Cavarzerani di Udine, riteniamo errato procedere con una struttura simile da proporre nelle vecchie caserme di Jalmicco, a Palmanova, perché si otterranno risultati altrettanto deludenti, peraltro ricadenti su una frazione di qualche centinaio di persone e su un'area in stato fatiscente".

Il consigliere del Patto-Civica Fvg ritiene che "sarebbe dunque doveroso e auspicabile che le Istituzioni riuscissero a impostare un lavoro in rete per creare una vera di rete di strutture di medio-piccole dimensioni che possano facilitare percorsi di inclusione dei richiedenti asilo, in collaborazione con le comunità ospitanti. I gruppi appartamento avrebbero un impatto decisamente meno significativo e - al contrario di quanto affermano alcuni esponenti di destra - si tradurrebbe in un migliore percorso di accompagnamento e non significherebbe nessuna assenza di "controllo", peraltro esercitato su persone che non hanno commesso reati, che altrimenti verrebbero destinati ad altri percorsi fino al Centri di Permanenza per i Rimpatri".

Nel contesto "più umanizzato" dei gruppi appartamento, dice ancora Bullian, "ci sarebbe la possibilità di pensare a una autogestione delle pulizie e dei pasti, anche per rispettare l'autonomia nelle scelte alimentari, e all'attivazione di lavori di pubblica utilità, sotto la supervisione del soggetto gestore, fino a crearsi percorsi di vita indipendente con l'inserimento nel mondo del lavoro".

Il consigliere prosegue ancora nella sua nota: "Non parlo per astrazioni, ma per aver applicato da sindaco l'accoglienza diffusa a Turriaco, che prima non esisteva, e da fine 2016 in poi siamo arrivati a 5 appartamenti di accoglienza a Turriaco, accogliendo fino a una trentina di persone contemporaneamente. Se ogni Comune facesse la sua parte contribuendo a favorire questo tipo di strutture, di fatto gran parte della questione sarebbe risolta".

"Anche il presidente della Regione Veneto Zaia - riferisce Bullian - è arrivato alla conclusione pragmatica che questo rappresenta il metodo più razionale, ragionevole, funzionale e applicabile da impostare per l'accoglienza e l'inclusione dei richiedenti asilo politico".

Il consigliere porta l'esempio di accoglienza delle famiglie ucraine: "Si sta adottando proprio questo sistema: se è funzionale per loro, perché non lo può essere in generale? Vanno studiati i casi di accoglienza che hanno funzionato e stanno funzionando per meglio riproporli negli altri Comuni e non ostinarsi a puntare su grandi strutture che hanno dimostrato innumerevoli volte i propri limiti, sia per le difficoltà nei confronti della comunità ospitante sia per il processo disumanizzante nei confronti dei richiedenti asilo".

"Ci aspettiamo che le istituzioni - lo Stato, la Regione, i Comuni - sappiano formulare una proposta per affrontare assennatamente la questione, uscendo da schematismi sempre buoni per le campagne elettorali, ma meno funzionali per la gestione del fenomeno" conclude Bullian. ACON/COM/mt



Enrico Bullian (Patto-Civica Fvg)