POLITICA. BASSO (FDI): ALTRA USCITA SGRADEVOLE, CARLI SI RIPETE
(ACON) Trieste, 8 ago - "Il consigliere Andrea Carli non è
certamente nuovo nell'effettuare uscite a dir poco sgradevoli,
come quella esplicitata durante l'ultimo Consiglio comunale di
Maniago. Tant'è che, già durante l'ultima sessione di lavoro del
Consiglio regionale, aveva fatto intendere una pericolosa deriva,
questa volta sul lavoro dei dipendenti pubblici".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alessandro Basso
(Fratelli d'Italia), anticipando l'intenzione di voler procedere
"con ordine nel ricostruire le vicende. Carli, durante l'ultimo
Consiglio comunale di Maniago, dove siede tra i banchi della
Maggioranza, ha infatti pronunciato una frase profondamente
sessista, puntualmente riportata a verbale".
"Sulla vicenda è già intervenuta Dusy Marcolin, presidente della
Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna
(Crpo Fvg), pronunciando parole che sottoscrivo. È evidente -
prosegue Basso - che la Sinistra ha perso totalmente la barra,
non riuscendo più a gestirsi nemmeno sui temi che storicamente le
erano cari. È sotto gli occhi di tutti che è il Centrodestra a
garantire la vera democrazia e il reale rispetto dei diritti
delle persone. Ciò vale sia per questo ambito, quanto per quello
ambientale dove, in tanti anni di governi mai eletti, nulla di
concreto hanno mai fatto, lasciando al Governo attuale guidato da
Giorgia Meloni l'onere di recuperare il terreno perduto".
"Interessante, tuttavia, un'ulteriore affermazione di Carli,
questa volta durante i lavori del Consiglio regionale, dove
avrebbe asserito che, con la realizzazione dei nuovi uffici
regionali centralizzati, sarebbe più facile per i dipendenti fare
la pausa caffè a Portovecchio. Era evidente - spiega l'esponente
di FdI - la provocazione di Carli; tant'è che tutti i presenti
sono rimasti profondamente indignati, io per primo. La Sinistra
negli ultimi anni ha difeso fannulloni e percettori del reddito
di cittadinanza, misura iniqua che pagava le persone per starsene
sul divano a casa. Ora si scaglia contro chi, invece, lavora in
maniera seria nella Pubblica amministrazione".
Secondo Basso, "ci troviamo di fronte a una pericolosa deriva che
instilla un odio verso l'apparato pubblico che sembrava,
finalmente, superato. Sono frasi preoccupanti, non pronunciabili
da parte di un politico che, forse, dovrebbe porsi delle domande
sul proseguimento del proprio mandato. Se nei primi due mesi -
conclude l'intervento - ci troviamo di fronte a queste gravi
affermazioni, figuriamoci cosa potrà accadere in un futuro più
lungo. Siamo eletti dai cittadini e il ruolo ci impone il
rispetto della nostra comunità regionale".
ACON/COM/db