FINE VITA. PELLEGRINO (AVS): AVVIARE PERCORSO LEGGE CHIESTO DAL POPOLO
(ACON) Trieste, 9 ago - "Ogni persona è un universo a sé, con
reazioni ed emozioni, stati d'animo e tempi diversi. Nessuno di
noi sa come reagirà nell'ultimo chilometro della propria
esistenza. Il nostro discorrere, anche in modo piuttosto esperto
sulla morte e sul morire, riguarda sempre gli altri. Cambia molto
quando questo evento ci tocca personalmente, senza possibilità di
replica, oppure quando la vita ci prende in contropiede,
scegliendo qualcuno dei nostri affetti più cari attribuendoci il
diritto e l'onere dell'ultima parola".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, parla del fine vita in senso ampio ed
entra nello specifico legislativo. "Dopo lo stop dato dalla
Maggioranza in Consiglio regionale - continua Pellegrino -
bloccando il dibattito e rimandando la mozione sul tema alla
Commissione competente, venerdì 11 agosto si aprirà finalmente un
varco legislativo su questo argomento anche nella nostra regione.
Il Comitato consegnerà le oltre 7.000 firme raccolte per la
richiesta di proposta di legge popolare regionale perché venga
riconosciuto il suicidio medicalmente assistito".
"Nel vicino Veneto, retto dalla stessa maggioranza che governa la
nostra regione - aggiunge l'esponente di Opposizione - è stata
recentemente approvata una mozione che consente sul piano
regionale, a tutte le persone che avanzano richiesta di fine vita
'un percorso oggettivo, rapido e scevro da qualunque tipo di
condizionamento esterno' oltre che di 'promuovere, presso tutte
le istituzioni, il principio per cui il ruolo della politica è
quello di garantire la libertà di scelta astenendosi da qualunque
intervento, anche ideologico, potenzialmente in grado di coartare
o comunque condizionare, la libera scelta delle persone'".
"Sono fermamente convinta - conclude Pellegrino - che nel
rispetto di ogni posizione, e proprio perché bisogna rispettare
le scelte di tutti, sia quanto mai necessaria ora l'approvazione
di una norma che disciplini e regoli la materia, anche nell'alveo
di quanto sancito dalla Costituzione e dal codice civile, per
evitare che si proceda con un superficiale o, peggio, illegale
fai-da-te, tutelando invece il diritto alla vita, alla salute,
alla dignità e all'autodeterminazione della persona".
ACON/COM/fa