ATER. BULLIAN (PAT-CIV): ASSEGNAZIONE ALLOGGI, STRANIERI DISCRIMINATI
(ACON) Trieste, 10 ago - "Non è per nulla ragionevole ed equo
quanto sta avvenendo sul tema dell'assegnazione degli alloggi
Ater e del bonus tagliaffitti".
Lo afferma, in una nota, Enrico Bullian, consigliere regionale
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, alla notizia della
decisione della Regione di ricorrere in Cassazione "dopo aver
perso nei precedenti due gradi di giudizio, dovendo peraltro
corrispondere al pagamento delle spese processuali".
"Non è ragionevole - afferma Bullian - perché appare improbabile
un ribaltamento completo delle due sentenze precedenti, che, come
ha rilevato il legale difensore della quarantina di stranieri,
Riccardo Cattarini, rappresentano quella che in gergo gli
avvocati chiamiamo "doppia conforme", cioè due sentenze che
avvallano il medesimo orientamento".
Secondo il consigliere del Patto-Civica Fvg "non è equa perché
chiede documentazione aggiuntiva da presentare solo agli
stranieri, dunque sulla base di una discriminazione legata alla
nazionalità di provenienza".
"Solo garantendo anche i diritti alle famiglie di lavoratori
stranieri - aggiunge ancora Bullian - potremmo pensare a migliori
attività volte all'inclusione e al rispetto dei doveri di
cittadinanza nel contesto in cui ora vivono ovvero di una
Repubblica democratica e laica, parte dell'Unione Europea".
"Se sono le istituzioni le prime a discriminare parte dei
residenti e dei lavoratori su un territorio, si creano le
condizioni per una esasperazione dei rapporti, che non giova a
nessuno" sottolinea il consigliere.
"Come rilevato dall'avvocato Cattarini - precisa Bullian - le
Istituzioni coinvolte rischiano di spendere più risorse nella
prosecuzione di queste cause di quante ne destinino per versare
il dovuto ai richiedenti. Sono solidale con il legale Cattarini e
i ricorrenti perché stanno portando avanti una battaglia di
civiltà che travalica l'interesse specifico e richiama invece il
valore generale dell'articolo 3 della Costituzione, secondo cui
tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali".
ACON/COM/mt