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FINE VITA. CABIBBO (FI): SU TEMA COSÌ DELICATO SERVE LEGGE NAZIONALE

11.08.2023
13:04
(ACON) Trieste, 11 ago - "Sul fine vita, siamo al cospetto, nella nostra regione, solamente di un adempimento formale a quanto stabilito dal tribunale di Trieste, che ha dato corso a quanto affermato dalla Corte Costituzionale, con una pronuncia che, per stessa ammissione dei promotori dell'iniziativa di legge regionale, non è automaticamente applicabile, ma necessita di un intervento legislativo che disciplini il cosiddetto diritto al suicidio, anticamera della vera e propria eutanasia. Cantare vittoria perché l'Azienda sanitaria ha dato corso alla procedura significa avere le idee confuse in ordine al ruolo della politica e del suo rapporto con gli altri poteri dello Stato. Oppure, e sarebbe grave, la sinistra sceglie di ingannare l'elettorato piegando la verità a una propaganda molto pericolosa".

Così in una nota Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia, nell'evidenziare che "su un tema così delicato, complesso e complicato deve intervenire il legislatore nazionale, non le singole Regioni o, peggio, i tribunali. Sarebbe oggettivamente irresponsabile che ogni Regione legiferasse in autonomia, creando una disciplina che viene applicata a macchia di leopardo. La profonda importanza della materia non lascia spazio a giochetti di astuzia: qualcuno tenta di sfondare gli argini regionali per aggirare il Parlamento, ma su un tema come questo non possono esserci scorciatoie né ambiguità".

Cabibbo, proprio alla luce dell'obbligo di "approcciarsi con la massima serietà al tema", puntualizza che "su temi sensibili, ci possono sempre essere posizioni diverse espresse a titolo personale. Nessuno si sogna di assumere condotte coercitive, la libertà di pensiero è un diritto inalienabile. Allo stesso modo, rivendico che i valori non negoziabili come quello alla vita siano tutelati dalla politica, sottolineando che sono aspetti fondanti di uno Stato laico. Faremo valere le nostre idee, rispecchiando quanto sostenuto dal nostro elettorato: non è per nulla scontato che in Friuli Venezia Giulia si ripeta quanto avvenuto in Veneto". Cabibbo, infine, invita le istituzioni a "concentrare l'attenzione sull'importanza di curare la sofferenza, anziché pensare ad accelerare il processo crepuscolare per il sofferente. L'obiettivo sia tutelare, proteggere e sostenere la persona nel suo percorso di vita naturale e le famiglie che devono sostenere il peso delle difficoltà che le malattie comportano, legiferando anche sul tema delle cure palliative. Evitiamo guerre di religione o banalizzazioni, ma non indietreggiamo mai sul terreno del diritto alla vita". ACON/COM/fa



Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia