AMBIENTE. CAPOZZI (M5S): ACQUE FVG, AGIRE PER LIMITARE INQUINAMENTO
(ACON) Trieste, 16 ago - "I risultati di Goletta Verde ci
dicono che il 10 per cento delle acque campionate risultano
inquinate. Chiediamo attenzione e interventi per limitare gli
sforamenti dei valori oltre i limiti di legge e per questo
abbiamo depositato un'interpellanza: la qualità del nostro mare
va preservata e alcune recenti ritrovamenti negativi, seppur
sporadici quanto lo sono le analisi, non possono intaccare
l'immagine del nostro mare e delle nostre località turistiche".
Lo fa sapere, con una nota, la consigliera regionale del
Movimento Cinque Stelle, Rosaria Capozzi.
"Quando si parla di qualità delle nostre acque lo si fa
riferendosi alle Bandiere Blu assegnate alle nostre coste, ai
risultati di Goletta Verde e ai monitoraggi di Arpa Fvg sulle
acque di balneazione. Non si tengono conto altri fattori, che
raccontano una situazione piuttosto diversa" spiega Capozzi, nel
commentare i recenti esiti dei campionamenti effettuati dai
volontari di Legambiente sulle acque regionali.
"Per quanto riguarda le acque di balneazione - aggiunge la
consigliera -, i monitoraggi Arpa Fvg negli ultimi due anni hanno
visto diverse situazioni critiche, seppur temporanee, che hanno
costretto i sindaci a vietare la balneazione, anche nelle nostre
spiagge insignite di bandiera blu. E' successo un anno fa, in
piena stagione balneare a Lignano Pineta, con ritrovamento di
livelli alti di escherichia coli".
E' accaduto, continua Capozzi, "quest'anno, a metà maggio, nella
zona di Marina Nova e Marina Julia nel comune di Monfalcone, come
a Barcola a Trieste, con sforamenti fino a dieci volte i limiti
di legge. In qualche caso, nonostante la stagione balneare fosse
già iniziata, non è stata emanata nessuna ordinanza che vietasse
la balneazione e nessuna informazione al pubblico".
"Ma non ci sono solo i ritrovamenti di batteri nelle acque di
balneazione, continuano anche quelli sui molluschi bivalvi -
conclude la consigliera del M5S -. L'ultima ordinanza è scattata
dopo uno sforamento di 80 volte il limite fissato per il consumo
umano diretto delle vongole, nella zona lagunare di fronte
Lignano Sabbiadoro. Non è col silenzio che si risolvono i
problemi, ma con interventi strutturali: basterebbe dire una
volta per tutte quali sono le cause per trovare le giuste
soluzioni".
ACON/COM/mt