GRANCHIO BLU. BERNARDIS (FP): REGIONE E GOVERNO AGISCONO MA UE LATITA
(ACON) Trieste, 17 ago - "Il ricordo del periodo in cui le
Istituzioni europee imponevano restrizioni irragionevoli
all'itticoltura italiana è ancora vivido, come l'assurda
richiesta di misurare le vongole pescate. Eppure, di fronte a una
delle crisi più gravi degli ultimi anni, oggi rimane incerto se e
come l'Unione europea appoggerà le nostre imprese ittiche nella
lotta all'invasione del granchio blu".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Diego
Bernardis (Fedriga presidente) che, prendendo posizione in merito
alla problematica, aggiunge: "Bisogna tenere alta l'attenzione
rispetto alla minaccia del granchio blu nelle nostre lagune di
Grado e Marano, nonché nei mari, poiché questa specie aliena è un
pericolo per il settore della pesca, la biodiversità locale e
l'ecosistema marino".
"Bene ha fatto la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme a Veneto
ed Emilia Romagna, ad aver richiesto l'attivazione dello stato di
calamità al Governo, al fine di garantire un sostegno concreto e
tempestivo alle imprese coinvolte. Altrettanto positivo -
prosegue l'esponente di Fp - è stato il primo intervento del
Governo, che ha stanziato 2,9 milioni di euro per consorzi e
imprese di acquacoltura impegnate nel prelievo e nello
smaltimento immediato del granchio blu presente nelle acque
italiane".
"Originario delle coste atlantiche del Nord America, il granchio
blu è giunto alle nostre latitudini attraverso le acque di
zavorra delle navi cargo. Questo crostaceo - spiega Bernardis -
rappresenta una minaccia in quanto predatore voracissimo di
numerose specie marine, tra le quali pesci, molluschi e
crostacei. Inoltre, la sua presenza comporta danni significativi
alle reti da pesca, con conseguenti perdite economiche per i
pescatori".
"La situazione mette a rischio l'intero ecosistema, generando
preoccupazione tra le imprese e le famiglie di coloro che
dipendono dalla pesca. È fondamentale - conclude Bernardis - che
anche l'Unione europea intervenga, impegnandosi a stanziare
risorse finanziarie per affrontare questa emergenza e per
definire in modo chiaro le azioni volte a contrastare gli effetti
di questo predatore alieno sulla biodiversità autoctona nelle
acque comunitarie".
ACON/COM/db