News


GRANCHIO BLU. BERNARDIS (FP): REGIONE E GOVERNO AGISCONO MA UE LATITA

17.08.2023
14:18
(ACON) Trieste, 17 ago - "Il ricordo del periodo in cui le Istituzioni europee imponevano restrizioni irragionevoli all'itticoltura italiana è ancora vivido, come l'assurda richiesta di misurare le vongole pescate. Eppure, di fronte a una delle crisi più gravi degli ultimi anni, oggi rimane incerto se e come l'Unione europea appoggerà le nostre imprese ittiche nella lotta all'invasione del granchio blu".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Diego Bernardis (Fedriga presidente) che, prendendo posizione in merito alla problematica, aggiunge: "Bisogna tenere alta l'attenzione rispetto alla minaccia del granchio blu nelle nostre lagune di Grado e Marano, nonché nei mari, poiché questa specie aliena è un pericolo per il settore della pesca, la biodiversità locale e l'ecosistema marino". "Bene ha fatto la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme a Veneto ed Emilia Romagna, ad aver richiesto l'attivazione dello stato di calamità al Governo, al fine di garantire un sostegno concreto e tempestivo alle imprese coinvolte. Altrettanto positivo - prosegue l'esponente di Fp - è stato il primo intervento del Governo, che ha stanziato 2,9 milioni di euro per consorzi e imprese di acquacoltura impegnate nel prelievo e nello smaltimento immediato del granchio blu presente nelle acque italiane". "Originario delle coste atlantiche del Nord America, il granchio blu è giunto alle nostre latitudini attraverso le acque di zavorra delle navi cargo. Questo crostaceo - spiega Bernardis - rappresenta una minaccia in quanto predatore voracissimo di numerose specie marine, tra le quali pesci, molluschi e crostacei. Inoltre, la sua presenza comporta danni significativi alle reti da pesca, con conseguenti perdite economiche per i pescatori". "La situazione mette a rischio l'intero ecosistema, generando preoccupazione tra le imprese e le famiglie di coloro che dipendono dalla pesca. È fondamentale - conclude Bernardis - che anche l'Unione europea intervenga, impegnandosi a stanziare risorse finanziarie per affrontare questa emergenza e per definire in modo chiaro le azioni volte a contrastare gli effetti di questo predatore alieno sulla biodiversità autoctona nelle acque comunitarie". ACON/COM/db



Diego Bernardis (Fedriga presidente)