ISLAM. MASSOLINO (PAT-CIV): FLASH MOB TS, MAI LEGITTIMARE INTOLLERANZE
(ACON) Trieste, 21 ago - "Una Destra in confusione e in
contraddizione con sé stessa prova maldestramente a dare una
veste presentabile ad atti di discriminazione e intolleranza".
Lo sottolinea in una nota la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Giulia Massolino, aggiungendo che "la
sola idea di promuovere libertà ed emancipazione delle donne
immigrate, imponendo un divieto che emargina e ghettizza
ulteriormente le destinatarie, è un paradosso di cinismo politico
che si commenta da solo".
"Il flash mob spontaneo al lido la Lanterna di Trieste, che ha
fatto seguito a quello del 23 luglio a Marina Julia, rappresenta
un messaggio disinteressato e gioioso di inclusione e solidarietà
- spiega Massolino - che serve anche a ribadire un concetto
spesso equivocato da molti e cavalcato da una politica xenofoba e
razzista. Il fatto che nei Paesi di provenienza non siano
garantite le libertà a cui noi siamo abituati, non è un motivo
per imporre nei nostri ordinamenti restrizioni che ci
renderebbero un Paese illiberale e fascista, contraddicendo i
nostri stessi principi".
"Triste che le scelte politiche xenofobe di Cisint su Marina
Julia legittimino episodi discriminatori come quello avvenuto al
Pedocin. Altrettanto triste - conclude Massolino - che questo
fatto venga ulteriormente cavalcato da uomini politici di destra:
se dipendesse da loro, le donne in Italia sarebbero ancora
relegate alle faccende domestiche. Che se ne facciano una
ragione: al mare dobbiamo poterci andare vestite come vogliamo.
Qualsiasi tipo di imposizione aumenta l'emarginazione e i
conflitti, anziché costruire comunità".
ACON/COM/db