MIGRANTI. FASIOLO (PD): NO PUNIZIONI, SI TRATTI PERSONE CON RISPETTO
(ACON) Trieste, 22 ago - "Gorizia, Capitale europea della
cultura, dovrebbe declinare la sua specialità anche con
riferimento all'accoglienza dei migranti. Perciò, davanti al
fenomeno dell'immigrazione, che legittimamente preoccupa
l'assessore alla Sicurezza, dovrebbe citare anziché l'articolo 46
del Regolamento punitivo sui bivacchi, la Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Partito democratico) commentando la situazione dei richiedenti
asilo a Gorizia.
"L'assessore richiama - dice la rappresentante dem - sui media di
questi giorni, con la protervia di chi non sa trovare soluzioni
ai problemi, l'applicazione del Regolamento bivacchi, articolo
46. "I migranti dormono in strada? Non possiamo tollerare che la
città si trasformi in un dormitorio", "multe da 100 a 600 euro",
"ma con gradualità, prima informiamoli". Grida manzoniane,
minacce punitive facili da esternare, quando chi dovrebbe
occuparsi della prima assistenza non si preoccupa invece di
assicurare ai disperati della rotta balcanica o mediterranea
elementi di prima necessità, cambio biancheria, acqua, sapone,
materassi".
La consigliera continua: "Lo capiremo o no che il problema non è
di forma, ma è un dramma strutturale internazionale e direi
planetario a cui bisogna rispondere, a partire dal piccolo, con
civiltà, con unità, parola ormai desueta? E che la soluzione
difficile, complicata, sta nell'accoglienza diffusa e
sostenibile?".
"Purtroppo - sottolinea Fasiolo - il Governo locale, in linea con
quello nazionale, sta dimostrando inadeguatezza e incapacità a
far fronte alla gestione dell'emergenza. E proprio con il
centrodestra strombazzante politiche antimigratorie i flussi sono
quasi triplicati".
È un tema "epocale, non lo risolveremo di certo a Gorizia, ma
cerchiamo almeno di gestirlo, a Gorizia come altrove, con dignità
e nel rispetto delle persone. In questi giorni ho intercettato
una trentina di ragazzi, stesi a gruppi sull'asfalto, davanti al
valico della Casa rossa. Privi di tutto. Certo, una città
Capitale europea della cultura, dovrebbe citare anziché
l'articolo 46 del Regolamento punitivo sui Bivacchi, la
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" conclude Fasiolo.
ACON/COM/mt