AMBIENTE. MARTINES (PD): BENE DUBBI MAGGIORANZA SU PROGETTO ACCIAIERIA
(ACON) Trieste, 24 ago - "Leggo con estremo piacere che ad un
partito della maggioranza di governo in regione ed a Roma sia
venuto il dubbio che quella norma dell'articolo 13 del decreto
legge 104/2023 del 7 agosto potesse essere una trappola per il
nostro territorio, tale che permettesse alla Giunta Fedriga di
deresponsabilizzarsi nelle scelte da prendere in merito
all'ipotetica mega acciaieria che Metinvest, assieme alla
Danieli, vorrebbero insediare nella zona industriale Aussa Corno
nella punta sud, affacciandosi direttamente sulla laguna di
Marano Grado".
Lo scrive in una nota il consigliere regionale Francesco Martines
(Pd), sottolineando che "quel decreto legge approvato in pieno
agosto, anche dopo le rassicurazioni del ministro Ciriani che
parlava di norma di carattere generale, aveva creato dubbi ancora
non fugati perché la pressione del territorio contrario a questo
mega impianto, giustificata dalla evidente mancanza di
sostenibilità sociale ed ambientale, era ed è forte e, quindi, si
è pensato bene di dare risposte al territorio ed ai tanti
amministratori contrari alla mega acciaieria".
"È sicuramente necessario - agghiunge Martines - rivendicare e
valorizzare la nostra autonomia sempre e comunque, non solo
quando conviene, perché solo chi vive in questa regione conosce
le peculiarità dei territori e solo chi ha l'onore e l'onere di
governare deve assumersi la responsabilità di disegnare il futuro
economico, sociale e culturale del Friuli Venezia Giulia, perché
rivendicare i valori dell'autonomia aiuta a fare le scelte giuste
per la nostra gente".
"A questo punto - conclude il dem - basta solo aspettare di
leggere il testo dell'emendamento per capire se questo assegna
veramente autonomia alla regione su tale questione e se lo stesso
sarà approvato. A quel punto, la Giunta regionale lo utilizzi per
non accettare commissari particolari e per fare scelte che
salvaguardino veramente il nostro territorio e, in questo caso,
soprattutto l'ecosistema della laguna di Grado e Marano".
ACON/COM/red