SALUTE. MENTIL (PD): MEDICO DI VALLATA, IN CARNIA SERVONO 3 PUNTI
(ACON) Trieste, 25 ago - "La carenza di medici di base non
verrà risolta a breve e per questo è necessario ripensare e
riorganizzare il medico di vallata. Quello che abbiamo chiesto
nei mesi scorsi oggi si palesa a Sauris e si manifesterà altrove:
in Carnia è necessario articolare il servizio in tre punti
salute, a Paluzza, Arta Terme e Villa Santina, favorendo la
medicina di gruppo e coinvolgendo i Comuni per aiutare i pazienti
più deboli, negli spostamenti".
A chiederlo, in una nota, è il consigliere regionale Massimo
Mentil (Pd) che lo scorso giugno, attraverso un'interrogazione,
aveva chiesto al presidente della Regione Fvg, Massimiliano
Fedriga di garantire il servizio primario e quindi la presenza
dei medici di medicina generale in tutto il territorio regionale
con particolare attenzione all'area montana. "Attendiamo ancora
la risposta a quell'interrogazione, intanto i problemi continuano
a moltiplicarsi e sentirsi in maniera forte nei territori di
montagna dove si aggiungono problematiche logistiche e di
spostamenti, soprattutto per le fasce deboli e anziane della
popolazione", continua l'esponente dem.
"La situazione, che ho raccolto direttamente dai medici di
vallata già tempo fa, presenta diverse problematiche - aggiunge
Mentil - che impediscono di fatto una reale ed efficace
sostituzione dei medici di base. Dai problemi contrattuali, con i
medici di vallata inquadrati in maniera provvisoria e precaria
(situazione che stride con le tempistiche piuttosto lunghe) al
collegamento intranet negli ambulatori per garantire l'accesso
allo storico di ogni paziente, passando per l'organizzazione
della medicina di gruppo gestita con la collaborazione di
assistenti di ambulatorio".
Ma soprattutto, conclude il consigliere, "l'emergenza sanitaria a
cui si va incontro potrebbe essere contrastata con i tre punti
salute in Carnia che andrebbero organizzati su Paluzza, con
Treppo Ligosullo, Ravascletto, Sutrio e Cercivento, coprendo
4.500 pazienti; ad Arta Terme, con Paularo e Zuglio (5.500
pazienti); a Villa Santina, con Ovaro, Lauco, Enemonzo e Raveo
(5.500 pazienti). Un supporto ai pazienti deboli e anziani
potrebbe essere garantito in accordo con i Comuni per garantire
un servizio di trasporto all'ambulatorio più vicino".
ACON/COM/fa