MORTE FABRIS. BULLIAN (PATTO-CIV): ADDIO AL SINDACO PARTIGIANO
(ACON) Trieste, 26 ago - "Con la scomparsa di Giuseppe Fabris
abbiamo perso una figura di spicco del Mandamento Monfalconese:
uno degli ultimi partigiani della Divisione Garibaldi Natisone -
ovvero la più grande formazione partigiana della Resistenza
italiana, che su queste terre di confine ha lottato contro il
nazifascismo con i suoi 5.500 combattenti e i 1.500 caduti -, già
sindaco di San Canzian d'Isonzo per vent'anni, dal 1957 al 1977".
Così, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian ricorda Giuseppe Fabris,
detto Bepi Ciola, nel giorno delle sue esequie a Pieris, alle
quali Bullian ha partecipato.
"Sempre attivo, costruttivo e propositivo fino all'ultimo, è
stato lui ad ispirare, durante un recente incontro assieme -
ricorda l'esponente di Minoranza - il mio intervento
istituzionale per la Festa di Liberazione di quest'anno, rivolto
in particolare ai diciottenni di Turriaco ai quali consegnavamo
la Costituzione. Fabris mi invitò a studiare e a trovare
soluzioni ai problemi delle persone, con passione ed
entusiasmo".
Così - continua il consigliere - ho sollecitato i diciottenni del
comune a occuparsi di politica e di amministrazione, della
gestione del bene comune, fin da giovani. Bepi mi raccontò di
aver visto piangere, da sindaco, le stesse donne in due
occasioni: quando venivano in municipio perché erano senza casa e
- a distanza di anni - quando quella casa gliela consegnavano,
con il rischio di essersi accollati i mutui necessari a dare un
tetto alle famiglie. Ecco cos'ha significato ricostruire l'Italia
dopo il regime fascista e dopo la guerra".
"Se oggi abbiamo un compito più facile - conclude Bullian - lo
dobbiamo a chi ha scelto la Resistenza antifascista e contribuito
a creare una Repubblica democratica fondata sulla Costituzione".
ACON/COM/li