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MIGRANTI. NOVELLI (FI): ROTTA BALCANICA, UE E SLOVENIA AGISCANO SUBITO

27.08.2023
15:52
(ACON) Trieste, 27 ago - "L'immigrazione irregolare non è un'emergenza, che in quanto tale richiede soluzioni eccezionali, ma un fenomeno con cui il Paese, e il Friuli Venezia Giulia in particolare, convive da tempo, che non sparirà con un tocco di bacchetta magica o semplicemente applicando le ricette della sinistra, in particolare con il loro cavallo di battaglia che è l'accoglienza diffusa".

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, commentando i dati relativi agli ingressi irregolari attraverso la Rotta balcanica e i problemi connessi che ricadono su tutti noi. "Con decisione, con equilibrio, con realismo - prosegue il forzista - diventa sempre più necessario potenziare in modo importante la presenza delle forze di Polizia sul confine nord orientale mettendoli nelle migliori condizioni per operare. Oltremodo diventa importante ascoltare le loro proposte per migliorare il rintraccio e lo smistamento dei migranti che arrivano in regione attraverso la rotta balcanica. Il ruolo dell'Unione Europea è sostanziale e servono modifiche radicali nella gestione dei flussi migratori, alzando la voce con quei Paesi, Slovenia in primis, che si sentono parte dell'Unione europea quando c'è da trarne beneficio, salvo scordarsene quando si tratta di rispettare i patti"

"Patti che - sottolinea l'esponente di Maggioranza - vanno assolutamente riscritti, alla luce degli ultimi dati. Nel 2022, secondo quanto riferisce il commissario di governo in Fvg e prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, sono state circa 13 mila le persone rintracciate o che si sono presentate spontaneamente agli uffici di polizia, una cifra "sottostimata" rispetto agli arrivi effettivi. Per quanto riguarda le riammissioni informali di migranti in Slovenia, invece, sono pochissime in questo momento".

"Una quota di queste persone - commenta Novelli - arriva in Italia per raggiungere altri Paesi, ma una parte consistente vi resta. E non si tratta, per lo più, di persone che fuggono da guerre o persecuzioni, ma di migranti economici, provenienti prevalentemente da Paesi del Sud-est asiatico e che giungono in Italia attraverso la rotta balcanica grazie alla criminale collaborazione di organizzazioni dedite al traffico di uomini e allo strabismo colpevole di alcuni Paesi dell'Unione europea. Paesi che rappresentano, per collocazione geografica, il primo accesso nella Ue ma per convenienza con un occhio li vedono entrare e con l'altro guardano altrove, scaricando i problemi su di noi".

"Perché di problemi si tratta: problemi legati all'abnorme numero di arrivi, ai problemi legati all'accoglienza e al disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie, alla gestione dei minori non accompagnati, alla sicurezza e, seppur in modo marginale, alla presenza di soggetti radicalizzati. Se è vero - continua il forzista - che l'Italia non può contenere l'Africa è altrettanto vero che, in scala, la nostra Regione non può contenere tutti i migranti che arrivano dalla rotta balcanica".

"Ho più volte sollevato la questione - ha spiegato il consigliere - con atti e interventi anche da deputato, ma poco o nulla è stato fatto per gestire il flusso crescente proveniente dalla rotta balcanica nonostante la Regione faccia tutto il possibile usando gli strumenti e le competenze di cui dispone . Troppo poco in termini di rafforzamento nel controllo delle frontiere con la Slovenia - e le pattuglie miste non possono certo bastare -, poco in termini di sostegno ai Comuni - prima linea nell'accoglienza -, nulla di concreto nelle relazioni con la Slovenia, reattiva durante la pandemia nel chiudere i confini con l'Italia ma non altrettanto nel contrastare il flusso di migranti irregolari che attraversato il loro territorio poi entrano in Regione".

"L'immigrazione incontrollata - conclude Novelli - torna ad essere tra le priorità dei cittadini. Annunciare un'irrealistica chiusura totale delle frontiere o un'apertura indiscriminata come ha fatto per troppo tempo una certa sinistra non sono strade percorribili. Tra le due alternative preferisco la terza via, quella di parlare alla testa, indicando interventi concreti, realizzabili, coerenti con il diritto e con la coscienza, tra cui un potenziamento importante delle forze di Polizia e un'azione diplomatica decisa e determinata in particolare con la Slovenia. Permettere l'ingresso a tutti i migranti che intendono entrare in Italia pur non avendo lo status di richiedente asilo, salvo poi lasciarli vagabondare nelle strade delle nostre città e talvolta vederli finire nelle mani della criminalità, non è accoglienza. Il Fvg da solo non è in grado di contrastare l'ingresso di migranti irregolari dalla rotta balcanica ed è inaccettabile che venga considerato la Lampedusa del nord. Tutti, a partire dall'Unione europea e dai Paesi lungo la rotta balcanica, devono svolgere il loro ruolo; sarebbe opportuno che la Slovenia cominciasse a fare la sua parte, trattenendo i migranti irregolari che entrano nel suo territorio giungendo nella nostra regione". ACON/COM/li



Roberto Novelli (Forza Italia)