ECONOMIA. MASSOLINO (PAT-CIV): PORTI, TS SMENTISCE SLOGAN DELLA DESTRA
(ACON) Trieste, 28 ago - "Dopo il litigio interno alla
maggioranza tra Tajani e Salvini sulla privatizzazione dei porti,
le dichiarazioni di Fedriga non chiariscono affatto quale sia la
linea della destra in merito a un tema strategico per il futuro
della regione e dell'Italia". Lo afferma in una nota Giulia
Massolino, consigliera regionale del Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg.
"Solo pochi mesi fa - prosegue Massolino - Forza Italia gridava
'al lupo' sulla vendita del Porto di Trieste alla Cina,
assolutamente impossibile a legislazione vigente, mentre oggi
caldeggia una riforma che consentirebbe proprio ciò che veniva
denunciato come un pericolo. Oggi il presidente Fedriga dà
ragione a Tajani, ma descrivendo un'ipotesi di funzionamento dei
porti che ricalca esattamente il modello attualmente vigente,
basato su concessioni con durata definita ai privati. Dalla
destra si registra insomma solo una grande confusione, un alto
tasso di litigiosità e una scarsa conoscenza del sistema per come
funziona concretamente".
"Per ragionare del futuro dei porti italiani e in particolare del
sistema portuale regionale - prosegue l'esponente di Opposizione
- sarebbe innanzitutto necessario sgomberare il campo da slogan
quali 'il privato è sempre migliore del pubblico', che
soprattutto in ambito portuale hanno dimostrato tutta la loro
fallacia. Senza una regia pubblica forte non si sarebbe
registrata la straordinaria crescita del traffico ferroviario
trainata da AdriaFer o il riordino del lavoro in banchina
promosso da Alpt, per citare due esempi della saggia gestione
dell'AdSpmao di Zeno D'Agostino".
"Per il futuro, in un momento così complesso a livello mondiale,
ai nostri porti serve confermare una regia pubblica forte che
sappia orientare l'intero sistema nella direzione della
transizione ecologica, del rispetto della dignità del lavoro, di
una maggiore apertura verso i territori sui quali insistono le
infrastrutture portuali e logistiche, e di una proiezione
necessariamente internazionale", argomenta ancora la consigliera
di Opposizione.
"Per Trieste questi obiettivi si intrecciano con la piena
attuazione dello status di extradoganalità del Porto franco
internazionale di Trieste. Su questo farebbe bene a concentrarsi
la destra dopo anni di promesse di intervento in sede europea -
conclude Massolino - anziché alimentare quelle che assomigliano a
vere e proprie chiacchiere da bar senza alcun fondamento".
ACON/COM/fa