MIGRANTI. MARTINES (PD): PARERE HOTSPOT SIA SCEVRO DA PREGIUDIZI POLITICI
(ACON) Trieste, 30 ago - "Ritengo che il parere della Regione
sarà fondamentale nella scelta del sito dove aprire l'hotspot sul
nostro territorio. Inoltre, questo parere non deve e non può
essere viziato da pregiudizi sul colore politico di chi
amministra una comunità cittadina".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd), aggiungendo che "fermo restando la mia preferenza
verso l'accoglienza diffusa, che permette una redistribuzione
delle persone su più Comuni con un adeguato rapporto tra numero
di migranti, popolazione e dimensione territoriale, ritengo che i
prefetti, il commissario delegato all'immigrazione e i vertici
della Regione non possono sottovalutare la posizione del Comune
di Palmanova che, con giustificate motivazioni, sta chiedendo da
giorni di spiegare al mondo intero l'ingiustizia che subirebbe,
qualora la decisione dovesse ricadere sulla caserma Vinicio Lago,
dismessa da oltre 30 anni e in una situazione disastrosa".
"Le persone verrebbero infatti rinchiuse in un luogo inadatto e
in condizioni disumane. Inoltre, si verificherebbero - prevede
l'esponente dem - ricadute negative di carattere sociale su una
piccola comunità, come la frazione di Jalmicco, nonché ricadute
di carattere economico sulla città Unesco di Palmanova che, ormai
da qualche anno, sta cercando un suo futuro grazie al turismo
legato alla cultura e al territorio".
"Fedriga e Roberti - prosegue Martines - dichiarino chiaramente
che è inaccettabile il fatto che da Trieste eminenti
amministratori sostengano che bisogna mandare i migranti in
Friuli e che l'hotspot va fatto a 50 chilometri di distanza dal
confine. La scelta non può e non deve essere quella di
penalizzare sempre e comunque il territorio friulano, mentre le
risorse e gli interventi qualificanti vanno a beneficio di altri
territori della regione".
"Si pensi perciò - conclude il rappresentante del Partito
democratico - a una redistribuzione equa dei migranti in regione,
tenendo conto che il Friuli e la provincia di Gorizia hanno già
da tempo sul loro territorio due strutture caratterizzate da
numeri importanti di soggetti ospitati".
ACON/COM/db