CARCERI. CAPOZZI (M5S): SOCIAL HOUSING PER REINSERIMENTO DETENUTI
(ACON) Trieste, 31 ago - "Lo stigma associato alla pena
carceraria è spesso tale da rendere il rientro nella società
produttiva pressoché impossibile e tutto questo induce gli
ex-detenuti a scegliere nuovamente la via del crimine".
Queste le parole, riportate in una nota, della consigliera
regionale Rosaria Capozzi (M5S), che ha voluto sollevare la
difficile situazione dei detenuti anche in Aula, durante
l'Assestamento di bilancio.
"Abbiamo presentato un ordine del giorno, accolto dalla Giunta
Fedriga, proponendo di avviare un dialogo con il Consiglio di
Amministrazione di Cassa delle Ammende - spiega la capogruppo -
per la promozione di progetti di social housing e di rieducazione
dei detenuti, con lo scopo di favorire il reinserimento di chi ha
completato la pena in carcere e di togliere dal circuito
carcerario persone in possesso dei requisiti per l'accesso alle
misure alternative, al fine di favorirne il graduale
reinserimento nel tessuto sociale".
"È importante sostenere l'accesso di queste persone alle misure
non detentive con il reperimento di alloggi pubblici o privati di
cura, di assistenza o accoglienza per coloro che sono sottoposti
a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria privativi o limitativi
della libertà personale, ove possano - ribadisce la pentastellata
- essere alloggiati sia coloro che abbiano i requisiti giuridici
per accedere alle misure non detentive sia coloro che per motivi
sanitari siano in condizioni non compatibili con la permanenza in
ambito penitenziario".
"Chi vive la realtà carceraria, nella maggior parte dei casi, ha
delle fragilità a cui si aggiunge il fatto che, una volta
acquisita la libertà, alcune di queste persone - prosegue la
consigliera - si sentono completamente sole e spesso vengono
emarginate perché ex detenuti. È pertanto fondamentale
consentire, anche a chi ha sbagliato e a espletato la propria
pena, di avere un futuro di vita diverso".
"Peraltro, i progetti di social housing - conclude Capozzi -
potrebbero rivelarsi risolutivi anche per il problema del
sovraffollamento delle nostre carceri, denunciato ogni giorno da
chi opera nel settore: basti pensare che Udine presenta un tasso
pari al 180% e Tolmezzo pari al 190%, maglia nera di tutti i
penitenziati d'Italia".
ACON/COM/li