AGRICOLTURA. PELLEGRINO (AVS): CRISI CLIMA PORTA SICCITÀ E INONDAZIONI
(ACON) Trieste, 6 set - "Bisogna uscire dalla logica
dell'emergenza e lavorare assiduamente alla programmazione per
non farsi trovare, come troppo spesso è accaduto in questi anni,
impreparati, soprattutto quando parliamo di acqua. In una regione
come la nostra, che non ha mai vissuto l'emergenza in questo
settore, stiamo vivendo situazioni di forte criticità: ovvero
l'alternarsi di periodi di siccità a precipitazioni così violente
e continue da mettere in ginocchio interi sistemi
socio-economici".
Questo il commento, a margine del convegno organizzato dalla
Regione con Udine e Gorizia Fiere SpA e Pordenone Fiere SpA dal
titolo 'L'uso efficiente dell'acqua in agricoltura', espresso in
una nota dalla consigliera regionale di Alleanza Verdi e
Sinistra, nonché vicepresidente della IV Commissione, Serena
Pellegrino.
"La tecnologia deve essere a servizio della popolazione e
dell'ambiente, anche se stiamo scontando un gap di
pianificazione. Oggi - prosegue Pellegrino - è necessario attuare
scelte radicali, pena la crisi dell'intero sistema, cercando di
massimizzare l'efficienza dell'acqua".
"Stiamo vivendo un'emergenza climatica, un'accelerazione
dell'aumento della temperatura, dell'aumento dei gas
climalteranti dovuti agli effetti antropici. Quando lo
denunciavamo - ricorda la consigliera - venivamo tacciati di
essere catastrofisti o peggio Cassandre, ovvero quelli che
volevano far tornare l'umanità alla candela. Oggi finalmente
anche il comparto che più necessita di questo bene ha assunto
grande consapevolezza. È sempre più importante comprendere che da
oltre un secolo siamo attori principali e attivi del cambiamento,
in negativo e in positivo. Bisogna tornare a parlare di equità e
di giustizia ambientale che si intreccia indissolubilmente con
quella sociale".
"I danni, la siccità, la violenza e le vittime - incalza
l'esponente di Avs - dovrebbero far comprendere che la tematica
della carenza di acqua non può essere più derubricata a questione
quantitativa ma anche qualitativa, come è stato ben evidenziato
anche durante il convegno di oggi. Non possiamo più posticipare
la riduzione delle emissioni di gas serra e la frammentazione
delle attività fra le diverse regioni. Bisogna lavorare tutti
insieme sui dati per dare delle risposte corrette. Bisogna
lavorare su modelli previsionali per fornire gli strumenti in
grado di leggere ed elaborare i dati ambientali e antropologici,
fornendo stime di prospettiva".
"La Regione Fvg - conclude Pellegrino - ha stanziato per il
risparmio idrico un milione per l'anno corrente e tre per gli
anni 2024 e 2025. Troppo pochi se vogliamo realizzare opere
strategiche che non rispondano solamente al presente, o peggio
per l'emergenza, ma destinate ad azioni strutturali per un
fattivo e reale efficientemento dell'acqua, non solo in
agricoltura".
ACON/COM/fa