SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): CURE PALLIATIVE, FARMACI OSPEDALIERI A CASA
(ACON) Trieste, 7 set - "I farmaci ospedalieri devono poter
essere somministrati anche per le cure palliative domiciliari!".
Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Simona Liguori
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), ribadendo quanto detto
durante i lavori della III Commissione che vanta pertinenze in
materia di Salute, dove è stata votata la delibera
sull'implementazione delle reti di cure palliative e di terapia
del dolore.
Chiedendo che la Regione "si adoperi per rendere possibile in
tutte le Aziende sanitarie quanto attualmente è consentito solo
ad alcune, ovvero la somministrazione dei farmaci ospedalieri
necessari ai malati presi in carico dai servizi di cure
palliative", Liguori ha spiegato che "la disponibilità dei
farmaci Osp1 a domicilio rappresenta un passo fondamentale per
implementare le cure palliative a favore delle persone affette da
patologie tumorali o cronico-degenerative che esprimono la
volontà di rimanere nella propria abitazione fino al termine
della loro vita. La somministrazione nelle cure domiciliari di
alcuni farmaci ospedalieri consente infatti ai pazienti di
ricevere trattamenti adeguati, soprattutto nei momenti più
critici, quando sopravvengono condizioni di grave distress che
rendono in molti casi proibitivo il prosieguo delle cure nel
proprio contesto abitativo".
"Già nella missione valutativa del marzo 2022 sull'attuazione
delle leggi regionali 10/2011 e 17/2014 per quanto attiene le
reti delle cure palliative, l'assenza di iter autorizzativi per
la somministrazione di farmaci ospedalieri - ricorda l'esponente
civica - era stata individuata come fattore di debolezza del
sistema da parte stessi medici palliativisti, intervistati nel
febbraio 2022. A oggi permane ancora questa criticità e i
risultati di questo vulnus sono gli accessi in Pronto soccorso e
i ricoveri ospedalieri non congrui alla qualità di vita delle
persone in fase avanzata di malattia".
Liguori ha anche rappresentato la necessità dell'hospice
pediatrico al Burlo Garofolo di Trieste, definito "nodo
fondamentale della rete di cure palliative, della discussione
della legge regionale su iniziativa popolare e dell'Associazione
Luca Coscioni per il suicidio medicalmente assistito".
"Ho richiesto inoltre - conclude l'intervento - che venga avviato
l'iter di audizioni in sede di Commissione per poter approfondire
la tematica del fine vita, con riguardo alla mozione di cui è
primo firmatario il collega di Gruppo consiliare Enrico Bullian.
È previsto infatti che il Consiglio regionale porti in votazione
la mozione entro novembre, per poi dedicarsi invece alla proposta
di legge regionale di iniziativa popolare promossa
dall'Associazione Coscioni".
ACON/COM/db