SUPERBONUS. CAPOZZI (M5S): AGIRE PER MIGLIORARE CIRCOLARITÀ CREDITI
(ACON) Trieste, 7 set - "Questo Consiglio regionale ha già
approvato una norma di legge che impegna la Giunta a promuovere
la circolarità dei crediti fiscali provenienti dagli ecobonus e
non solo dal superbonus 110%, vanno bene tutte le iniziative
possibili per velocizzare questi passaggi fondamentali per
centinaia di famiglie e imprese, basta non rinviare di altri sei
mesi ciò che già adesso si può fare".
A chiederlo, in una nota, è la consigliera regionale del
MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che sottoscriverà la proposta
di legge presentata dall'Associazione esodati del superbonus.
"Sosterremo - aggiunge Capozzi - qualsiasi iniziativa per
migliorare la situazione, ma a differenza di altre Regioni come
la Basilicata, il Consiglio regionale Fvg si è già mosso la
scorsa primavera con l'approvazione della legge n. 10 del 3 marzo
2023 e per chiederne l'immediata attuazione abbiamo presentato un
emendamento durante l'Assestamento di bilancio. La Giunta, per
non bocciare la nostra richiesta, dopo aver ascoltato le istanze
dell'Associazione, ha accolto un nostro ordine del giorno e
annunciato l'avvio di un tavolo tecnico da calendarizzare a
settembre".
"Siamo convinti che l'assessore Zilli stia mantenendo gli impegni
presi - prosegue la consigliera pentastellata - ma ribadiamo che
già adesso tutte le società partecipate e gli enti pubblici a cui
il Governo Meloni non ha vietato l'acquisto dei crediti fiscali,
non solo possono già attivarsi, ma possono anche garantirsi
interessanti benefici. Il nostro timore è che con la scusa di una
nuova legge regionale da approvare, questi passaggi vengano
ulteriormente ritardati invece che accelerati".
"Nei giorni in cui sui media imperversa la polemica sugli effetti
del superbonus, a mettere la parola fine ai mal di pancia
governativi ci ha pensato di nuovo Nomisma - conclude Capozzi -
certificando come a fronte di una spesa pluriennale di 60
miliardi sia già stato generato un valore economico di 195,2
miliardi tra effetti diretti (87,7 mld), indiretti (39,6 mld) e
indotti (67,8 mld). Chi ha messo i bastoni tra le ruote a questo
meccanismo dovrebbe correre ai ripari, salvaguardando famiglie e
imprese".
ACON/COM/fa