ENTI LOCALI. MARTINES (PD): NIENTE VOTO PER PROVINCE, RESTANO GLI EDR
(ACON) Trieste, 11 set - "Da recenti notizie di stampa si
apprende che la Commissione parlamentare competente ha bloccato
tutte le procedure in corso per almeno il 2024 e gran parte del
2025. Tra queste pare ci sia anche la modifica dello Statuto
della nostra Regione con il ripristino delle Province. Se così
fosse, salvo forzature politiche, la procedura quindi ripartirà
forse a fine 2025 e per completarla serviranno altri due anni,
vista la doppia lettura nei due rami del Parlamento". A
sottolinearlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd
Francesco Martines.
"Tempi lunghissimi - osserva Martines - che vanno oltre l'attuale
legislatura regionale e che sanciscono il fallimento del
presidente Massimiliano Fedriga e dell'assessore Pierpaolo
Roberti, con la loro tanto sbandierata promessa elettorale di
votare per le Province nel 2025".
"Nella passata legislatura hanno smontato e affossato subito le
Uti che, nonostante qualche elemento da migliorare - argomenta
ancora il consigliere - stavano ingranando e stavano organizzando
territori indirizzandoli verso un lavoro congiunto e organizzato.
Enti nati per essere funzionali, soprattutto, a risolvere i
problemi di personale dei piccoli Comuni, attualmente ancora in
gravi difficoltà vista la carenza di personale e non in grado di
fornire i servizi essenziali ai propri cittadini".
"Hanno inventato le Comunità, obbligatorie per montagna e zone
collinari. Il risultato è stato che di volontarie ne sono nate
pochissime e ora fanno fatica ad essere operative", aggiunge
l'esponente dem.
"Contemporaneamente all'istituzione delle Comunità - si legge
ancora nel comunicato - la Maggioranza decide di voler
ripristinare le Province, e Fedriga e Roberti promette, in
accordo con il proprio segretario politico, Matteo Salvini, che
queste sarebbero state istituite con un iter accelerato in
Commissione Paritetica Stato-Regione, senza alcun passaggio in
Parlamento. Solo promesse elettorali per illudere gli elettori,
pur sapendo che questo procedimento non era attuabile e che
sarebbe stato obbligatorio il passaggio in Parlamento.
"Poi si sono inventati gli Edr, Enti di decentramento regionale:
un maldestro surrogato in attesa delle Province. Come succede
troppo spesso in Italia, la toppa provvisoria sta diventando
permanente, con seguente nomina di commissari e direttori
generali", sostiene ancora Martines.
"Fedriga e Roberti ora si accorgono - aggiunge il consigliere di
Opposizione - che serve doppio passaggio parlamentare, perché il
nostro Statuto ha rango di legge costituzionale, e che le
promesse fatte non possono essere mantenute, intanto per tutti
questi anni il governo regionale di Centrodestra ha continuato ad
ingannare gli elettori, lasciando gran parte dei comuni in
situazioni d'incertezza e gli stessi Edr, che dovevano avere
natura provvisoria, in attesa dell'arrivo delle Province, hanno
vissuto tutte le incerte ripercussioni operative che le
situazioni commissariali provvisorie comportano".
"Si sono illusi gli elettori, pur sapendo che non c'era
possibilità di reintrodurre le Province in tempi rapidi, si è
passati di annunci in annunci, senza concretizzare - conclude
Martines - una parte qualificante del programma elettorale della
coalizione di Centrodestra relativa proprio agli enti locali".
ACON/COM/fa