RIFORME. PELLEGRINO (AVS): AUTONOMIA DIFFERENZIATA DEMOLISCE STATO
(ACON) Trieste, 12 set - Ieri pomeriggio, a Pordenone, si è
svolto un incontro promosso dalla segreteria regionale di
Sinistra Italiana, rappresentata da Sebastiano Badin, per
confrontarsi con gli iscritti, i sindacati e molte persone
interessate sulla Autonomia differenziata, "più spesso definita
"secessione dei ricchi" ovvero di quelle regioni del nord che da
oltre un secolo hanno prodotto maggior reddito anche con le
risorse, materiali e immateriali del nostro Mezzogiorno".
"È una questione molto delicata e, come troppo spesso accade,
poco veicolata quando si vuole lasciare la popolazione ignorante
su questioni che andranno a impattare con la vita di tutti i
giorni". Così commenta, in una nota a margine dell'incontro, la
consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e
Sinistra), che è anche componente della segreteria nazionale di
Sinistra Italiana.
"È il passo decisivo per federare lo Stato Italiano,
regionalizzando questioni di interesse fondamentale. E parlo -
prosegue l'esponente di Opposizione - di scuola, di relazioni, di
fiscalità, di giustizia, di sanità, fino a raggiungere 23 voci di
delega. Se questo disegno di legge, promosso dalla Lega con la
firma di Calderoli, dovesse andare in porto, avremo una
situazione che andrà pesantemente in contrasto con i dettami
fondamentali della Costituzione. I principi di sussidiarietà, di
collaborazione, di cooperazione saranno definitivamente
azzoppati".
"La popolazione si dividerà, nella migliore delle ipotesi, in
italiani di serie A e di serie B. Questo non è altro che un
percorso partito - spiega la consigliera - con la riforma
costituzionale della legge numero 3 del 2001. Il linciaggio
mediatico che tutto quello che è pubblico è marcio a favore di un
servizio privato dorato, l'esaltazione del governismo, con
l'accentramento dei poteri nelle mani di sindaci e presidenti di
Regione, fino al tentativo che questo Governo nazionale aspira,
ovvero al Presidenzialismo, è un filo rosso esaltato dalla
destra".
E, conclude Pellegrino "si tratta di un disegno che porterà
disagi e povertà non solo nel divario fra nord e sud, dove
quest'ultimo con le sue ricchezze naturalistiche, culturali e
ambientali ci si augura che possa riuscire a farne tesoro, ma
all'interno delle stesse regioni dove zone degradate e svilite -
penso alla montagna - saranno decisamente abbandonate a loro
stesse, deprezzando e creando ulteriore depressione, criticità
difficilmente risollevabili".
ACON/COM/li