ACCIAIERIA. MORETUZZO (PAT-CIV): CHIESTO FARE CHIAREZZA IN COMMISSIONE
(ACON) Trieste, 13 set - "È necessario che sulla vicenda
dell'acciaieria nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro
si faccia chiarezza fino in fondo, per questo abbiamo chiesto con
tutti gli altri consiglieri regionali di Opposizione la
convocazione di una Commissione ad hoc in cui ascoltare prima
possibile tutti i soggetti coinvolti".
Così in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg, Massimo Moretuzzo, a margine della richiesta, presentata
assieme agli altri consiglieri delle Opposizioni, di una seduta
della II Commissione, unitamente alla IV, dedicata all'ascolto
dei portatori di interesse. "Richiesta che ieri è stata accolta
dall'ufficio di presidenza della Commissione - fa sapere
Moretuzzo - che l'ha programmata per il 21 settembre prossimo".
"Nel giro di pochi mesi - commenta l'autonomista - la Giunta
regionale ha detto tutto e il suo contrario, per arrivare pochi
giorni fa a quello che sembra essere veramente il capitolo
finale, ossia la delibera di generalità con cui l'assessore alle
Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e il presidente
Massimiliano Fedriga hanno dichiarato di ritenere opportuno
prediligere altre tipologie di investimento. Eppure, fin da
luglio 2022, Bini aveva assicurato che il Consiglio regionale
sarebbe stato opportunamente informato per quanto riguardava
infrastrutturazione e investimenti dell'area dell'Aussa Corno.
Così non è stato e, per questo, riteniamo sia giusto ricevere ora
una informativa su quanto intervenuto nel frattempo e sulle
valutazioni fatte e, per un quadro completo, vanno anche
ascoltati tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti in
questa vicenda".
"Ci auguriamo - chiosa Moretuzzo, primo firmatario della
richiesta - che venga spiegata anche la questione del possibile
ruolo nella vicenda del commissario straordinario per gli
investimenti esteri di cui all'articolo 13 del decreto legge
sugli investimenti di rilevanza sovraregionale. Lo diciamo con
chiarezza: siamo contrari non solo a qualunque insediamento
industriale che abbia un impatto negativo dal punto di vista
ambientale sulla laguna, e per questo chiediamo di conoscere il
risultato degli studi condotti, ma anche a ingerenze dello Stato
su scelte strategiche che devono essere prese qui e non altrove".
ACON/COM/rcm