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MIGRANTI. PELLEGRINO (AVS): A PN POLIZIA LOCALE APPLICA LA DISUMANITÀ

17.09.2023
12:37
(ACON) Trieste, 17 set - Quello che è successo a Pordenone, con illustri precedenti, è l'ennesimo atto di razzismo istituzionale nel caso di senza tetto stranieri e richiedenti asilo. La polizia locale che toglie le coperte ai migranti costretti a dormire all'addiaccio è un atto di razzismo istituzionale contro chi è costretto a dormire all'aperto dal sistema fallimentare fatto di hotspot, cpr e repressione.

"A Pordenone come a Trieste, Gorizia e Udine - commenta in una nota la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Serena Pellegrino - prevale il non governo del fenomeno, la disumanità e l'incapacità di dare un'accoglienza dignitosa a persone disperate dettate da scelte securitarie piuttosto che di integrazione diffusa. A ciò si aggiunge la perenne mancanza di organiche delle questure, incapaci di risolvere le pratiche dell'immigrazione in tempi ragionevoli".

"Preoccupa - prosegue l'esponente di Minoranza - che emergano delle posizioni di alcuni esponenti del centro sinistra che accusano Meloni e Fedriga di non attuare il loro piano di governo soprattutto ai confini della nostra regione. Ci auguriamo che tutti, a partire dagli elettori di destra, comprendano che coloro che chiedono politiche repressive e violente si collocano nel lato sbagliato della storia, che da millenni insegna che azioni di questo tipo non solo non risolvono l'ondata di richiesta asilo, ma la fanno esplodere".

"Si ponga fine - conclude Pellegrino - alla macchina infernale della guerra che, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, non produce più ricchezza"

"Il governo Meloni e i suoi galoppini locali - prosegue il segretario regionale di Sinistra Italiana, Sebastiano Badin - sono incapaci di gestire l'accoglienza, sono contrari all'accoglienza diffusa e persistono nell'idea di hotspot e cpr per creare situazioni esplosive. Costringono le persone a dormire all'aperto per poi toglierli le coperte, come nell'Alabama degli anni '50".

"Si tratta - sottolinea Badin - di un atto di disumanità, violenza e razzismo istituzionale di una classe politica che non vuole risolvere i problemi ma vuole creare il caos: nessun canale legale di immigrazione, sfruttamento di materie prime da parte delle nostre multinazionali, cambiamenti climatici devastanti, accordi fallimentari con dittatori di mezzo mondo (Erdogan, Al Sisi e ora il tunisino Saied), approccio emergenziale per un fenomeno di durata trentennale". ACON/COM/li



Serena Pellegrino (Avs)