MIGRANTI. PELLEGRINO (AVS): A PN POLIZIA LOCALE APPLICA LA DISUMANITÀ
(ACON) Trieste, 17 set - Quello che è successo a Pordenone, con
illustri precedenti, è l'ennesimo atto di razzismo istituzionale
nel caso di senza tetto stranieri e richiedenti asilo. La polizia
locale che toglie le coperte ai migranti costretti a dormire
all'addiaccio è un atto di razzismo istituzionale contro chi è
costretto a dormire all'aperto dal sistema fallimentare fatto di
hotspot, cpr e repressione.
"A Pordenone come a Trieste, Gorizia e Udine - commenta in una
nota la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Serena
Pellegrino - prevale il non governo del fenomeno, la disumanità e
l'incapacità di dare un'accoglienza dignitosa a persone disperate
dettate da scelte securitarie piuttosto che di integrazione
diffusa. A ciò si aggiunge la perenne mancanza di organiche delle
questure, incapaci di risolvere le pratiche dell'immigrazione in
tempi ragionevoli".
"Preoccupa - prosegue l'esponente di Minoranza - che emergano
delle posizioni di alcuni esponenti del centro sinistra che
accusano Meloni e Fedriga di non attuare il loro piano di governo
soprattutto ai confini della nostra regione. Ci auguriamo che
tutti, a partire dagli elettori di destra, comprendano che coloro
che chiedono politiche repressive e violente si collocano nel
lato sbagliato della storia, che da millenni insegna che azioni
di questo tipo non solo non risolvono l'ondata di richiesta
asilo, ma la fanno esplodere".
"Si ponga fine - conclude Pellegrino - alla macchina infernale
della guerra che, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, non
produce più ricchezza"
"Il governo Meloni e i suoi galoppini locali - prosegue il
segretario regionale di Sinistra Italiana, Sebastiano Badin -
sono incapaci di gestire l'accoglienza, sono contrari
all'accoglienza diffusa e persistono nell'idea di hotspot e cpr
per creare situazioni esplosive. Costringono le persone a dormire
all'aperto per poi toglierli le coperte, come nell'Alabama degli
anni '50".
"Si tratta - sottolinea Badin - di un atto di disumanità,
violenza e razzismo istituzionale di una classe politica che non
vuole risolvere i problemi ma vuole creare il caos: nessun canale
legale di immigrazione, sfruttamento di materie prime da parte
delle nostre multinazionali, cambiamenti climatici devastanti,
accordi fallimentari con dittatori di mezzo mondo (Erdogan, Al
Sisi e ora il tunisino Saied), approccio emergenziale per un
fenomeno di durata trentennale".
ACON/COM/li