FINANZE. FASIOLO (PD): BILANCIO CONSOLIDATO EVIDENZIA INCAPACITÀ SPESA
(ACON) Trieste, 20 set - "Il Bilancio consolidato, presentato
in sede di Commissione e previsto dal decreto legislativo
118/2011, rappresenta la situazione economica, patrimoniale e
finanziaria delle società partecipate. Inoltre, offre
un'informazione fondamentale complessiva dei dati patrimoniali,
economici e finanziari di Enti territoriali, istituzioni, aziende
o società controllate o partecipate della Regione Fvg. Evidenzia
anche quanto alcuni enti territoriali, a partire dagli Enti di
decentramento regionale (Edr), passando per l'Ardis, esprimano
una scarsa capacità di gestione delle risorse assegnate per
garantire la qualità dei servizi".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), esprimendosi dopo lo svolgimento della seduta della I
Commissione, riunita per l'illustrazione e l'esame del Bilancio
consolidato della Regione 2022.
"La scarsa capacità degli Edr - sottolinea l'esponente dem - è
messa in luce dagli utili raggiunti, di fatto entrate regionali
non spese: a Gorizia è di 1 milione e 108mila euro la somma non
utilizzata, a Pordenone circa cinque milioni e a Udine 4,5.
Accanto agli Edr, inoltre, non può passare inosservata la
situazione dell'Agenzia per il diritto allo studio (Ardis) che
vanta un risultato di esercizio di oltre quattro milioni non
spesi. Una situazione che stride con le esigenze che si
registrano. Basti pensare che a Gorizia, dopo l'avvio del
servizio mensa, nell'ateneo è del tutto assente dal 2016 il
servizio bar, richiesto inutilmente a gran voce da tutti e
ritenuto fondamentale da studenti e docenti, costretti a
radunarsi davanti ai poco invitanti distributori automatici,
luoghi inadatti allo stazionamento dei giovani, che hanno bisogno
di punti di aggregazione in cui incontrarsi nelle pause e nei
break dallo studio".
"A tutto ciò - conclude Fasiolo - si aggiungono i disagi per la
chiusura della sede il sabato pomeriggio e la domenica. Questo è
solo un esempio per segnalare come sarebbero necessari interventi
che, invece, gli enti regionali non vedono".
ACON/COM/db