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ACCIAIERIA. AUDIZIONI II E IV COM. CDX: DADO È TRATTO. CSX: INCOERENTI

21.09.2023
17:46
(ACON) Trieste, 21 set - Da una parte il dem Francesco Martines ha "ancora qualche dubbio, perché la più recente generalità della Giunta chiede ulteriori approfondimenti tecnici". Dall'altra il forzista Roberto Novelli proclama, con un pizzico di teatralità, che su quel progetto "il dado è tratto", concedendosi anche la citazione in latino. E visto che la decisione spetta a chi governa, cioè il Centrodestra, si può dire che al termine della maratona di audizioni e interventi di oggi si esce con la conferma che l'acciaieria nella zona industriale Aussa-Corno non si farà.

E se l'esito della vicenda soddisfa tutte le forze politiche - con Roberto Cosolini (Pd) che parla esplicitamente di "scampato pericolo" - la divisione è netta, anzi nettissima, sul percorso che la Giunta ha seguito per arrivare a questa decisione. Dal Centrosinistra partono infatti bordate all'indirizzo dell'Esecutivo, con il dem Massimiliano Pozzo che mette in luce "una gestione non all'altezza, con un semaforo verde concesso troppo frettolosamente nella primavera dell'anno scorso, diventato poi giallo per la protesta della gente e dei sindaci, fino al recente semaforo rosso della Giunta". Un "percorso politico disordinato e incoerente" anche secondo Marco Putto (Patto-Civica), che lamenta il mancato coinvolgimento del Consiglio regionale.

"Il presidente del gruppo Danieli, che non ha partecipato alle audizioni di oggi, scrive in una lettera che ha saputo solo dalla stampa del cambiamento di avviso della Giunta", ha annunciato in aula Roberto Cosolini (Pd). Che però ha ricevuto una secca smentita dall'assessore Sergio Emidio Bini: "Non è così: la telefonata l'ho fatta io, dopo l'incontro con i sindaci".

Dopo aver espresso i suoi dubbi sulla parola "fine", Martines ha suggerito alla Giunta "maggiore chiarezza e trasparenza su questi grandi progetti: io portai a Trivignano, piccolo comune, una grande discarica, ma lo feci consultando apertamente la popolazione e commissionando studi per individuare il sito più adatto".

Furio Honsell (Open) ha definito "quasi paradossale" la vicenda: "Non si capisce fino in fondo chi abbia commissionato gli studi che ci sono stati riassunti oggi: il presidente Fedriga diceva che il progetto non c'è, ma chi ha approfondito l'argomento lo ha fatto su parametri molto precisi". Serena Pellegrino (Avs) ha invece parlato "di un grave vulnus ambientale" ricordando che "nemmeno un pollaio è a impatto zero, figuriamoci una acciaieria" e chiamando in causa l'assessore Fabio Scoccimarro, che al termine degli interventi dei consiglieri le ha replicato: "Stiamo parlando di valutazioni preliminari perché non è iniziato alcun iter autorizzativo ambientale. E io devo entrare in campo quando mi danno la palla per giocare, non prima".

Pellegrino ha invocato risposte sull'Aussa-Corno anche dall'assessore alle Infrastrutture, e Cristina Amirante le ha risposto ricordando "la progettazione del raccordo ferroviario, del valore totale di circa 30 milioni, che dovrebbe vedere un suo primo step a fine anno".

Tre consiglieri di Maggioranza hanno difeso l'iter seguito dalla Giunta. Maddalena Spagnolo (Lega) ha ringraziare in particolare i sindaci "per l'unità e la visione condivisa emersa sul territorio", mentre il già citato Novelli ha rimarcato "l'ascolto e il coinvolgimento delle amministrazioni comunali. Noi non abbiamo cambiato idea per motivi di consenso, come qualcuno oggi ci ha accusato, abbiamo piuttosto privilegiato l'ascolto del territorio".

Edy Morandini (Fedriga presidente), nel dissentire sulle critiche all'Esecutivo, ha fatto notare come "qualunque Amministrazione responsabile avrebbe ascoltato con attenzione una proposta di investimento di questo livello, e non sarebbe stato saggio da parte della Giunta esprimere giudizi definitivi prima di aver approfondito l'argomento". Un nuovo scambio di battute tra Bini e Moretuzzo ha concluso la lunga seduta congiunta. "Forse noi passeremo dal verde all'arancione al rosso - ha detto l'assessore - ma non potete dirci che non ci confrontiamo con i sindaci e con le categorie, su questo non accetto lezioni di stile". "Assessore, prima di dare lezioni di democrazia bisogna candidarsi e prendere i voti", gli ha replicato il capogruppo del Patto-Civica, primo firmatario della richiesta di audizione.

(3 -fine) ACON/FA-fc



Francesco Martines (Pd)
Riccardo Novelli (FI)
Cristina Amirante, assessore Fvg a Infrastrutture e Territorio
Sergio Emidio Bini, assessore Fvg alle Attività produttive
Fabio Scoccimarro, assessore Fvg alla Difesa dell'anbiente
Massimiliano Pozzo (Pd)
Giulia Massolino (Patto Civica)
Edy Morandini (Fp)
Maddalena Spagnolo (Lega)
Serena Pellegrino (Avs)
Marco Putto (Patto Civica)
II e IV commissione al lavoro nella seduta congiunta dedicata alle audizioni