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LAVORO. PELLEGRINO (AVS): CAPORALATO SI CONTRASTA CON LA FORMAZIONE

26.09.2023
14:42
(ACON) Trieste, 26 set - "Sulla mia interrogazione relativa al progetto interregionale Common Ground per il contrasto al lavoro irregolare e sommerso, al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in tutti i settori economici oggi, in Consiglio regionale, a rispondere non c'erano né l'assessore con delega all'immigrazione né l'assessore con delega al lavoro".

Così la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, commenta la risposta dell'assessore Callari all'interrogazione sul progetto Common Ground, nel quale cui il Friuli Venezia Giulia è partner insieme al capofila Piemonte, a Liguria, Emilia Romagna e Veneto.

"Saranno anche stati impegnati altrove - ha proseguito la consigliera - per ragioni istituzionali, ma da queste assenze traspare anche, viste le linee di governo securitarie e repressive che caratterizzano questa amministrazione, che sia estremamente fastidioso descrivere nel dettaglio le azioni intraprese per contrastare concretamente lo sfruttamento lavorativo e il caporalato. Il fine di realizzare interventi di supporto all'integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di Paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, promuovendo la cultura della legalità e della sicurezza, si lascia scrivere nella progettazione esecutiva e utilizzare quale retorica politicamente corretta ma non abbiamo saputo come la Giunta lo mette in atto".

"Questa Maggioranza - prosegue Pellegrino - teme di intaccare il consenso elettorale, ma è tempo di uscire dall'ipocrisia e svelare la contraddizione tutta in capo alla destra, fatta di propaganda che da un lato vuole gli immigrati chiusi nei centri per il rimpatrio, mentre dall'altro è costretta ad accettare la loro presenza in fabbrica, nei campi, nelle cucine, purchè si smaterializzino una volta finito l'orario di lavoro. Abbiamo più posti di lavoro che lavoratori, come è stato denunciato anche in quest'aula dai portatori di interesse, e la concorrenza troppo spesso induce i datori di lavoro a utilizzare i caporali per avere forza lavoro in nero e a basso costo".

"Non si può promuovere solo formalmente l'integrazione e l'inclusione sociale - conclude l'esponente di Avs - che lo stesso progetto Common Ground individua tra gli strumenti di contrasto allo sfruttamento lavorativo, che si tratti di immigrati o di italiani. Invece di disporre generiche iniziative di sensibilizzazione o altre forme di improbabile interlocuzione con persone sfruttate ed emarginate, coinvolgendo una sola cooperativa, con un budget a disposizione di 2.750.000 euro, è necessario finanziare percorsi formativi, con operatori ed educatori ben pagati, così da creare una classe di lavoratori, anche stranieri, consapevole dei propri diritti e degli strumenti di tutela, qualificata, integrata nelle dinamiche sociali virtuose: solo così sicuramente si ridurrà la piaga del capolarato, insieme alle altre distorsioni del mercato del lavoro". ACON/COM/li



Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra)