AGRICOLTURA. SÌ A MOZIONE EMENDATA SU QUESTIONE PESTICIDA CLORPIRIFOS
(ACON) Trieste, 26 set - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Mauro Bordin, ha approvato a
maggioranza la mozione "No al pesticida Clorpirifos in Fvg!",
presentata dai quattro componenti del Gruppo consiliare del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg, insieme a 7 colleghi dem e ai tre
componenti del Gruppo Misto.
Il documento, illustrato dal primo firmatario Marco Putto, è
tuttavia uscito dall'emiciclo di piazza Oberdan parzialmente
modificato rispetto la versione originaria, giacché il via libera
è stato concesso solo al secondo punto previsto dall'istanza.
Con il provvedimento, in considerazione del fatto che "la
comunità scientifica ha stabilito la pericolosità di Clorpirifos
e Clorpirifos-metile, insetticidi neurotossici che producono
effetti deleteri sullo sviluppo neurologico, nonché danni allo
sviluppo mentale dei bambini, favorendo l'insorgenza di
disabilità psichica e autismo, oltre che determinare squilibri
ormonali e metabolici", si voleva impegnare la Giunta regionale a
"a sollecitare il competente ministero, affinché non sia
consentito l'utilizzo nel territorio regionale dei pesticidi
Clorpirifos e Clorpirifos-metile, vietati nell'Unione europea e
negli Usa per comprovati danni al sistema nervoso".
Un passaggio, quest'ultimo, che non ha trovato il semaforo verde
da parte dell'Aula anche per una serie di recenti evoluzioni a
livello nazionale spiegate dall'Esecutivo regionale che, in base
ai contenuti del punto 2 della mozione (emendato dallo stesso
Putto e forte anche del parere favorevole della Giunta), è ora
comunque deputato a "promuovere presso le sedi competenti la
ricerca di soluzioni fitosanitarie al trattamento di questa
malattia che non siano nocive per l'ecosistema e per la salute
dei cittadini e che non corrispondano a prodotti vietati dalla
comunità scientifica per la loro riconosciuta pericolosità".
Nel corso della sua spiegazione preliminare, Putto aveva
ricordato la genesi dell'istanza, menzionando alcuni successivi
sviluppi, giacché "il ministero competente non si è ancora
pronunciato ufficialmente e, quindi, il pesticida non è stato
impiegato nel 2023. Una parziale vittoria che, pur rimanendo in
piedi il tema, comporta alcune doverose modifiche da apportare al
punto 1 su un tema che trova la condivisione dei colleghi della
Minoranza. Non più una revoca della richiesta di deroga ai
competenti ministeri sull'utilizzo delle sostanze in Fvg, quindi,
ma una sollecitazione dei confronti degli uffici ministeriali a
renderle non consentite sul territorio regionale".
In tal senso, la pentastellata Rosaria Capozzi ha manifestato la
richiesta di "prevedere nel prossimo assestamento di bilancio
l'allocazione di opportune risorse per potenziare studi e
ricerche verso soluzioni alternative per coniugare sostenibilità
delle colture, tutela della salute umana e conservazione degli
indici di produzione" (aggiunta accettata da Putto, ma poi
bocciata insieme al punto stesso).
Sostegno e apprezzamento anche da parte di Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg), già primo firmatario di una mozione nel 2020 per
un'agricoltura verde e sostenibile, che ha auspicato la
possibilità di approfondire l'argomento in sede di Commissione.
Markus Maurmair (FdI), dal canto suo, ha invitato a "non seguire
le pulsioni del momento su un tema delicato. Pur favorevole al
secondo punto, ritengo che l'istanza vada ritirata davanti alle
gravi difficoltà del comparto vitivinicolo alle prese con una
malattia che, se non adeguatamente combattuta, potrebbe minare
uno degli asset più importanti della nostra economia".
Molto tecnica, infine, la replica dell'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, che ha evidenziato come
"l'Amministrazione regionale non abbia chiesto alcuna deroga. Si
è altresì verificato un passaggio tecnico tra comitato
fitosanitario nazionale e ministero della Salute, unica autorità
a poter valutare le richieste di deroghe che possono, comunque,
essere ammesse solo per un periodo limitato di tempo, tramite un
unico intervento e in condizioni di sicurezza, al fine di salvare
la produzione. Non essendoci stata risposta, si suppone sia
negativa. Quindi, continuiamo con le condizioni attuali di
gestione".
ACON/DB-fc