PESCA. CALLIGARIS (LEGA): NON PENALIZZARE IL COMPARTO ITTICO
(ACON) Trieste, 26 set - "Adottare tutti i provvedimenti utili
a supportare le azioni del Governo italiano nel contrasto della
proposta della Commissione Europea denominata "Action plan" è
certamente doveroso per difendere i nostri pescatori e un
comparto, quello ittico, così importante per il nostro
territorio".
Antonio Calligaris, capogruppo del Gruppo Lega FVG, ha presentato
in aula la mozione di contrasto alla misura europea finalizzata
all'eliminazione della pesca a strascico.
"Tra le azioni indicate nel documento presentato il 21 febbraio
dalla Commissione Europea c'è la proposta di eliminare
gradualmente la pesca di fondo e eliminare la pesca a strascico e
altri sistemi analoghi, nella quota del 30% tra il 2024 e il 2027
e del 100% dal 2030, nonché di vietarla in tutte quelle di
recente istituzione, adottando le misure già entro marzo 2024 per
i siti Natura 2000" spiega l'esponente del Carroccio.
"Questa tipologia di pesca - aggiunge - interessa quasi il 20%
della flotta nazionale, ma rappresenta in termini di produzione
ben il 65% del pescato, operando di media non più di 130 giorni
all'anno. Con questo provvedimento quindi non solo si rischia di
condannare uno dei settori economici strategici per il nostro
Paese, ma anche di disperdere un mondo di conoscenze, di
tradizioni, di saperi e di cultura tipico della nostra costa
adriatica".
"È certamente utile definire una strategia finalizzata alla
tutela degli ecosistemi marini e alla salvaguardia dei fondali,
ma il raggiungimento dell'obiettivo è ottenibile anche operando
scelte differenti così come hanno suggerito esperti ed
associazioni di categoria" afferma ancora Calligaris.
"Non possiamo supportare misure così penalizzanti economicamente
nonché socialmente per il comparto ittico italiano, che rischia
una potenziale perdita di 2.088 aziende che andranno in
fallimento" insiste Calligaris, sottolineando come "misure come
il fermo pesca sono deleterie alla nostra economia e favoriscono
solo i concorrenti che portano nei nostri mercati pesci
sicuramente meno controllati mentre i nostri pescatori sono
impossibilitati a pescare".
"Esistono strategie, come la creazione di isole artificiali,
quelle che oggi sono poste al largo di Lignano, volte alla
salvaguardia delle specie marine e al loro ripopolamento -
conclude - che non devono necessariamente penalizzare i nostri
pescatori e la nostra economia: sono queste le strategie che noi
vogliamo supportare".
ACON/COM/mt