SPORT BONUS. OK V COMM A CREDITO D'IMPOSTA PER EROGAZIONI MECENATI
(ACON) Trieste, 26 set - Una rilevante agevolazione fiscale,
sotto forma di credito d'imposta, sulle erogazioni liberali a
sostegno di progetti di promozione e organizzazione di attività
sportive, nonché di valorizzazione dell'impiantistica sportiva.
Questo, sulla scorta della positiva esperienza già maturata con
l'Art Bonus, è lo Sport Bonus Fvg attraverso il quale la Regione
intende concedere contributi a favore dei soggetti (persone
fisiche, imprese e fondazioni, escluse quelle bancarie) che
effettuano operazioni mecenatistiche, finanziando iniziative di
soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro, società
cooperative ed enti religiosi civilmente riconosciuti, tutti con
sede legale od operativa in Friuli Venezia Giulia.
Entrando nel dettaglio delle erogazioni liberali, un importo
minimo di 10mila euro viene riservato a fondazioni, grandi e
medie imprese, mentre uno minimo di 5mila euro è rivolto a micro
e piccole imprese, ma anche alle persone fisiche.
La V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis
(Fedriga presidente), riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza
Oberdan nella pausa tra i lavori mattutini e pomeridiani
dell'Aula, ha espresso parere favorevole a maggioranza alla
delibera 1.306 della Giunta regionale, relativa al regolamento in
materia di concessione dei contributi nella forma del credito
d'imposta a favore di soggetti che effettuano erogazioni liberali
in ambito sportivo.
Presentato dal vicepresidente Fvg con deleghe a Cultura e Sport,
Mario Anzil, il testo "vuole disciplinare le modalità di
funzionamento del nuovo strumento Sport Bonus. Introdotto con la
stabilità 2022 e modificato nell'agosto scorso in sede di
assestamento, prevede che i beneficiari possano ottenere il
contributo nella forma del credito d'imposta pari al 40%
dell'erogazione liberale effettuata. Per i mecenati che si
qualificano come impresa si applicano inoltre le disposizioni
contenute nei regolamenti de minims".
Sono finanziabili i progetti di promotori accreditati e inseriti
in uno specifico elenco regionale dal valore economico
complessivo non inferiore ad almeno 10mila euro per gli
interventi volti all'organizzazione di attività sportive, 30mila
per quelli di promozione di attività sportive e 40mila per la
valorizzazione dell'impiantistica.
"L'obiettivo - ha spiegato Anzil - è quello di evitare discrasie
attraverso uno strumento adeguato a risolvere tutte le esigenze:
favorire l'afflusso di sponsorizzazioni private a sostegno del
mondo sportivo regionale e contenere un ordine di grandezza tale
da evitare la moltiplicazione incontrollata degli incentivi con
accorgimenti anche contro possibili distorsioni. Quello che nasce
dovrà rimanere un processo virtuoso".
Il dibattito si è sviluppato soprattutto intorno alla ricerca di
chiarimenti. Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) si
è detto interessato a conoscere i dati legati agli effetti
dell'Art Bonus Fvg, mentre la dem Manuela Celotti e la
pentastellata Rosaria Capozzi hanno lamentato mancanza di
chiarezza in due articoli.
Sempre in casa Pd, Andrea Carli (Pd) ha chiesto lumi riguardo
eventuali importi massimi, sottolineando l'importanza di
stabilire il budget previsto per ogni anno. Il collega Francesco
Russo si è invece concentrato sulle tempistiche e sulla necessità
di supportare soprattutto le piccole realtà.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invitato a porre "un tetto
di spesa per evitare il rischio di tracolli", seguito dal
forzista Andrea Cabibbo che ha elogiato "la filosofia di uno
strumento che offre la possibilità di inserire risorse
importanti, realizzando il principio della sussidiarietà e
creando un volano per l'attività economica e le imprese".
Al termine della seduta, l'assessore Anzil ha provveduto a
rispondere anche a un'interrogazione orale del capogruppo dem
Diego Moretti, definita provocatoria dallo stesso consigliere e
incentrata su un quesito specifico: "I festival culturali
regionali sono ancora soggetti a valutazioni oggettive e bandi
trasparenti oppure prevalgono le scelte discrezionali per il
finanziamento degli eventi?".
"In sostanza - ha chiesto Moretti, dopo aver portato ad esempio
un caso specifico - il sistema dei bandi sarà un sistema superato
e si tornerà a una situazione più discrezionale?".
"La cultura monotono che sostiene una sola parte - ha replicato
Anzil - non ci appartiene. È l'esatto opposto della nostra che è
una cultura polifonica e volta alla tutela di tutti. Non esiste
alcun preconcetto ideologico e le scelte saranno laiche, perché
intendiamo consolidare le procedure attuali per la selezione dei
progetti da sostenere. Il sistema di finanziamento degli eventi
culturali basato su scelte comparative e valutative disciplinate
da avvisi pubblici annuali - ha concluso - continuerà a essere
adottato anche per il prossimo futuro".
ACON/DB-fc