PESCA. MASSOLINO(PAT-CIV): VOTATA MOZIONE PIENA DI STRUMENTALIZZAZIONI
(ACON) Trieste, 26 set - "Il Consiglio regionale ha perso
ancora una volta l'occasione di agire dalla parte delle persone e
dell'ambiente, votando una mozione della maggioranza piena di
strumentalizzazioni politiche e propaganda antieuropeista, che
plaude all'isolamento dell'Italia nell'area mediterranea sul tema
della pesca, che a nulla serve a chi opera nel settore, a chi il
pesce lo consuma, e certamente non alle generazioni future,
opponendosi a una necessaria tutela ambientale".
Così, in una nota, la consigliera regionale Giulia Massolino
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), intervenuta oggi in aula per
esprimere contrarietà alla mozione della maggioranza che prende
posizione contro il Piano europeo per la pesca proposto dalla
Commissione europea.
"La mozione presentata è strumentale per diverse ragioni. È bene
ricordare che quello a cui intende opporsi non è un regolamento,
ma un piano d'azione complessivo proposto dell'Unione Europea,
che intende decarbonizzare e rendere più sostenibile il settore
della pesca, invitando al dialogo con tutti i portatori di
interesse" ha proseguito Massolino.
Il pacchetto approvato in Commissione Europea, "al quale solo il
nostro Governo ha votato contro, tra le altre azioni, prevede
l'aumento delle aree marine protette al 30% dei nostri mari entro
il 2030 e lo stop totale della pesca a strascico in queste aree,
cosa che già avviene in Italia".
Quindi, ha messo in chiaro Massolino, "nessuno stop
indiscriminato della pesca a strascico, come afferma la mozione,
bensì la creazione di zone di protezione e ripopolamento, che
permetteranno ai pescatori di pescare di più, all'esterno delle
aree protette, e tutelare al contempo la biodiversità. Lavoriamo
piuttosto insieme su piani di gestione integrata, consumo
critico, filiere e distribuzione".
Il capogruppo Massimo Moretuzzo è intervenuto proponendo un
ritiro della mozione per consentire "una discussione seria e
approfondita sulla questione della pesca in Regione",
sottolineando che "l'unica zona marina protetta in Friuli Venezia
Giulia è quella di Miramare a Trieste e, in generale, la pesca a
strascico è poco praticata".
"Uno degli obiettivi della discussione dovrebbe essere quello di
sostenere, anche economicamente, la filiera della pesca,
accompagnando chi vi lavora verso una transizione giusta e
ripensando i modelli di distribuzione e di consumo" ha concluso
il consigliere.
ACON/COM/mt