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GRANDI OPERE. PELLEGRINO (AVS): NO MAGGIORANZA A MOZIONE LEGITTIMITÀ

26.09.2023
17:52
(ACON) Trieste, 26 set - "Oggi, in Consiglio regionale, l'Opposizione ha sollecitato con una mozione il presidente e la Giunta a sollevare la questione di legittimità costituzionale dell'articolo13 del decreto legge 104 del 10 agosto scorso, attualmente all'esame delle Commissioni VII e IX del Senato, nonché oggetto di innumerevoli emendamenti provenienti da tutto l'arco costituzionale".

Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), aggiungendo che "evidentemente il meccanismo strutturato tra dichiarazione nazionale di investimento strategico preminente e nomina di un commissario governativo sostanzialmente plenipotenziario, ai danni dei territori e delle comunità e a beneficio di potenti imprenditori, viene percepito come pericolosissimo anche nel resto del Paese. E non solo nella nostra Regione, dove potrebbe pur sempre essere attivato per realizzare l'eco mostro siderurgico di San Giorgio di Nogaro".

"Dispiace - prosegue l'esponente di Avs - che oggi in Consiglio non sia stata accolta la mozione con cui si proponeva di attivare il controllo costituzionale di una norma che l'Opposizione considera lesiva delle competenze legislative primarie della Regione Friuli Venezia Giulia e produttiva, pertanto, di un conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato e i poteri della Regione. Dispiace anche che la Maggioranza non abbia colto la portata dell'iniziativa, perché la questione riguarda non solo la sospensione dei procedimenti autorizzativi e delle scelte che i territori fanno sul proprio sviluppo industriale ed economico, ma la sospensione della democrazia stessa".

"Il famigerato articolo 13 - precisa Pellegrino - contiene disposizioni in spregio ai più elementari diritti di autodeterminazione delle popolazioni e dei territori, senza margini di ascolto e trattativa, imbavaglia amministrazioni pubbliche e politica, attribuisce a un individuo, il commissario straordinario di Governo, un potere inusitato in nome dell'interesse strategico nazionale relativamente a investimenti stranieri superiori al miliardo di euro. È così dirompente, questa piccola norma ficcata in un decreto omnibus, che ha messo in crisi anche la joint venture tra potentati industriali, Lega e Fratelli d'Italia. Questi ultimi devono ringraziare l'immensa contestazione popolare che rappresenta un ottimo alibi per giustificare le sostanziali divergenze politiche".

"È indispensabile - conclude Pellegrino - che, comunque, ci siano pressioni energiche da parte della politica regionale nei confronti dei referenti a livello parlamentare, con azioni concrete e precise, e non solo con comunicati stampa". RED



Serena Pellegrino (Avs)