CICLABILI. CONFICONI-CELOTTI (PD): MOGGIO-VENZONE BENE MA IN RITARDO
(ACON) Trieste, 27 set - "La mobilità sostenibile e il
cicloturismo sono stati a lungo trascurati dalla Regione. La
lentezza nella realizzazione del tratto Moggio-Venzone lungo
l'Alpe Adria Fvg 1, più volte annunciata e rimandata, ne è la
dimostrazione. Per quanto i ritardi non possano essere
cancellati, ben venga la consegna dei lavori ma accanto a questo
resta ancora molto da fare per implementare la rete ciclabile
regionale". Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali
Nicola Conficoni e Manuela Celotti (Pd) a margine della consegna
dei lavori del tratto Moggio-Carnia-Venzone della ciclovia Alpe
Adria-Fvg1.
"L'Alpe Adria Fvg 1 - commenta Conficoni, che aveva portato la
questione in Aula attraverso svariate interrogazioni - è la più
importante e battuta ciclovia della regione e nonostante sia un
importante volano per il turismo del nostro territorio è al
momento un'incompiuta visto che il completamento del tratto
Moggio-Venzone è rimasto in sospeso per anni. La partenza dei
lavori è stata troppe volte annunciata in questi anni,
accumulando ritardi su ritardi. A maggior ragione, l'esultanza
dell'assessore è del tutto fuori luogo".
Secondo Conficoni "sulla mobilità ciclistica è necessaria una
svolta per favorire la riduzione dell'inquinamento e la
promozione di stili di vita sani. Tutti obiettivi previsti dalla
legge regionale da perseguire con maggiore determinazione, a
partire dall'ascolto e dal coinvolgimento con strumenti come il
Tavolo tecnico regionale (Trec)".
Secondo Celotti, (firmataria di un ordine del giorno collegato
all'assestamento estivo che impegnava la Giunta alla manutenzione
dei percorsi ciclabili) "visto che le ciclovie sono un motore di
sviluppo turistico ed economico, si sostengano le iniziative
strategiche proposte dai Comuni sulla concertazione per
infrastrutturare i tracciati e migliorare le connessioni che dai
percorsi ciclabili si sviluppano verso i territori collegati. Sui
tracciati mancano elementi importanti come fontane, servizi
igienici, punti di informazione e punti di ristoro. Si tratta di
servizi fondamentali, che in parte competono ai Comuni, ma in
parte all'iniziativa privata. La Regione sostenga dunque -
conclude la consigliera dem - gli investimenti pubblici che
possono favorire la successiva iniziativa privata. Così si
sostiene quell'economia locale non impattante, ma positiva, che
si unisce al turismo di entroterra".
ACON/COM/fa