SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): SÌ APERTURA BOLZONELLO, MA NON DECLASSARE CRO
(ACON) Trieste, 28 set - "Ero presente a Cordenons, lo scorso
22 settembre, al forum della Terza età, nel quale ho ascoltato
l'intervento di chiusura del consigliere regionale Carlo
Bolzonello (Fp), presidente della III Commissione".
Lo fa sapere, in una nota, l'esponente regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto, che spiega: "Al netto delle
differenze politiche sulla gestione della sanità regionale, che
ci vedono su posizioni diverse, apprezzo la proposta di
Bolzonello di entrare nel merito di modifiche legislative che
possano migliorare la condizione del sistema, affetto da
molteplici criticità che vanno affrontate alla radice. Non mi
trova d'accordo, invece, la sua proposta di accorpamento di Cro
di Aviano e Azienda sanitaria Asfo, ipotesi non certo nuova e che
ciclicamente riappare: risale appena a luglio, lo scambio di
opinioni a mezzo stampa con botta e risposta tra politici e
medici".
"Attualmente ci sono delle buone sinergie fra Cro e Asfo, che
proseguono proficue da anni - evidenzia Putto -, come nei reparti
di medicina nucleare, radioterapia e oncologia. Diversi sono,
inoltre, i professionisti dell'Azienda sanitaria pordenonese
consulenti nel Centro di ricerca oncologica per determinate
specialità, come otorinolaringoiatria e urologia. Un lavoro ben
coordinato, che funziona e produce risultati".
"Cro e Asfo sono evidentemente due realtà con caratteristiche
proprie: ad Aviano - specifica il consigliere di Patto-Civica -
c'è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
(Irccs) di portata e interesse internazionali, con una grande
componente sperimentale e preclinica; a Pordenone, Asfo è un
importante hub regionale, peraltro con dei reparti clinici di
eccellenza: pensare di mettere una sola governance per due
strutture così diverse significherebbe declassare il Cro, che
necessita di lavorare in agilità e autonomia sulle decisioni.
Questo scenario rischierebbe di far venir meno lo stato di Irccs,
rischiando di trasformarlo nel reparto di oncologia dell'ospedale
di Pordenone. Svilire il Centro significherebbe tradire la sua
missione".
"Ben venga l'auspicato dibattito per migliorare e costruire la
sanità regionale del futuro - chiosa Putto -, fermo restando ci
si orienti a risolvere gli aspetti inefficaci o inefficienti,
rimettendo al centro dell'attenzione il funzionamento della
sanità pubblica, salvaguardando le eccellenze e le efficaci
collaborazioni tra realtà territoriali, come quelle tra Cro e
Asfo".
ACON/COM/rcm