GRANDI OPERE. CAPOZZI (M5S): DL NON CAMBIA, CDX TRADISCE AUTONOMIA FVG
(ACON) Trieste, 29 set - "Dopo essere stati umiliati dal
Governo Meloni, in Parlamento, i senatori di Lega e Fratelli
d'Italia e i loro consiglieri regionali vogliono far finta di
aver risolto tutto, quando non hanno cambiato di una virgola la
sostanza dell'articolo 13 del decreto legge Asset, infatti tutti
i loro emendamenti non sono stati accettati".
A denunciare, in una nota, l'interpretazione fatta circolare dai
partiti di Centrodestra in merito alla conversione in legge del
Decreto Meloni "che prevede il commissariamento di Regioni e
territori per favorire gli investimenti esteri in Italia" sono la
consigliera regionale Rosaria Capozzi e il senatore Stefano
Patuanelli del Movimento 5 Stelle.
"Un emendamento che concede il lusso al presidente della Regione
di essere sentito, senza alcun potere vincolante sulle decisioni
da prendere, in merito alla sola collocazione delle opere
necessarie per la realizzazione degli investimenti, secondo
Dreosto e sodali - continuano Capozzi e Patuanelli - sarebbe il
salvataggio dell'autonomia territoriale. L'articolo incide sulla
specialità della nostra Regione e restiamo convinti, ancora di
più, di aver fatto bene a proporne l'abrogazione in Senato e la
dichiarazione di illegittimità in Consiglio regionale, bocciate
entrambe dalla Maggioranza delle rispettive istituzioni".
"Il Centrodestra - aggiungono i pentastellati - non ha appoggiato
la nostra mozione e così ci ritroviamo con la possibilità di
avere un commissario per favorire e quindi accelerare un
qualsiasi insediamento industriale deciso dal Governo, per il
quale il presidente della Regione può solo contribuire alla
scelta del commissario straordinario stesso, che comunque è già
stabilito che ci sia e che potrà emettere ordinanze in deroga a
tutte le disposizioni di legge, anche quelle regionali, potrà
avviare l'iter di autorizzazione unica concedendo ai sindaci di
essere sentiti entro due settimane, altrimenti si va avanti lo
stesso. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione unica
all'insediamento il Governo, per gentile concessione, sentirà il
presidente di Regione su dove localizzare le opere necessarie,
senza che il suo parere abbia alcun potere vincolante".
"Se questa è la difesa dell'autonomia e la certezza che
l'acciaieria non si farà in Laguna, allora - concludono Capozzi e
Patuanelli - è meglio che Lega e Fratelli d'Italia capiscano cosa
hanno votato ieri in Senato e appoggino la nostra richiesta di
dichiarare illegittimo quell'articolo, perché la sua conversione
in legge non ha modificato proprio niente".
ACON/COM/fa