SALUTE. MARTINES (PD): PROCEDURE FERME, DIRITTI MALATI NON RISPETTATI
(ACON) Trieste, 2 ott - "Le procedure operative delle aziende
sanitarie ancora ferme e non aggiornate dal 2021 non possono
bloccare il legittimo esercizio dei diritti dei malati come
consentito dalla normativa nazionale e regionale".
Così, in una nota, il consigliere regionale del Partito
democratico, Francesco Martines, nel commentare la replica alla
sua interrogazione "Procedure operative per le istanze di
rimborso delle prestazioni eseguite nel privato: a che punto è la
Regione?".
"Questo è quanto succede - spiega - quando tanti cittadini che
hanno urgenza di prestazioni sanitarie, magari dopo interventi
chirurgici con conseguente prescrizione, e che non trovando la
disponibilità nei tempi da parte di una struttura sanitaria
pubblica della regione, chiedono l'autorizzazione per rivolgersi
all'attività libero-professionale intramoenia".
"L'autorizzazione è necessaria al fine di avere il rimborso della
somma eccedente il ticket, parificando così gli utenti tra quelli
che hanno la fortuna di utilizzare il servizio pubblico e quelli
che per necessità si devono rivolgere al privato" aggiunge
Martines.
"Spesso questa autorizzazione non viene concessa e la motivazione
è la seguente - riporta il consigliere -: le procedure operative
per il rilascio della sopracitata autorizzazione, che stavano per
trovare attivazione a inizio 2020, hanno subito un blocco a causa
dell'emergenza pandemica, poi proseguita per tutto il 2021, sono
ancora in fase di elaborazione e di ridefinizione specifica alla
luce del mutato scenario e non sono ancora attive; auspichiamo
tuttavia che il percorso intrapreso possa trovare conclusione al
più presto".
In un sistema sanitario che "consuma oltre il 50% del bilancio
della Regione non è ammissibile che non si aderisca alle
legittime necessità delle persone malate perchè non si è in grado
in più di due anni di ripristinare delle procedure prettamente
operative, procedure che non sono da implementare ex-novo, ma che
dovrebbero solo essere opportunamente aggiornante".
"Ritengo - insiste Martines - che non possano essere delle mere
procedure operative a creare una disparità di trattamento tra
cittadini che hanno la fortuna di vedersi rispettate le scadenze
per le visite mediche e coloro che sono costretti a rivolgersi al
privato pagando importi importanti, che non si vedono
parzialmente rimborsati".
"In molti casi tanti utenti non conoscono questa normativa che
permette loro di chiedere un parziale rimborso - conclude il
consigliere - e si fanno carico di costi per la salute
rinunciando a utilizzare quelle somme per spese famigliari
necessarie. In un contesto in cui il nostro sistema tende sempre
più ad utilizzare il privato per incapacità del sistema sanitario
pubblico di dare risposte alla salute dei cittadini aumentano le
disuguaglianze fra chi ha capacità finanziarie adeguate e chi
invece deve rinunciare a spese utili per la loro quotidianità".
ACON/COM/mt