OBLIO ONCOLOGICO. AULA UNANIME, SI ACCELERA APPROVAZIONE LEGGE AD HOC
(ACON) Trieste, 2 ott - Il diritto all'oblio oncologico unisce
il Consiglio regionale. Via libera unanime alla mozione a prima
firma Diego Moretti (Partito democratico) che chiedeva alla
Giunta tre interventi: intraprendere ogni azione per accelerare
l'iter normativo di approvazione di una legge tema, adottare
provvedimenti per sostenere il riconoscimento del diritto delle
persone che sono state affette da patologia oncologica a non
subire discriminazioni in ambito lavorativo, nell'adozione di
minori e ai servizi bancari e assicurativi e realizzare
iniziative per sensibilizzare il dibattito pubblico sul diritto.
Il documento, firmato dapprima dalle Opposizioni e dai capigruppo
di Maggioranza, ha visto la piena condivisione in Aula con
l'aggiunta delle firme dei gruppi di Forza Italia, Fedriga
presidente, Fratelli d'Italia e Lega.
"Ciò che dobbiamo tenere ben presente sono le testimonianze delle
persone che hanno vissuto sulla pelle questa discriminazione: le
difficoltà e i no ricevuti di fronte all'acquisto dell'auto, alla
richiesta di un mutuo in banca, all'adozione di un figlio - ha
spiegato Moretti, dopo aver ringraziato i colleghi per l'ampia
condivisione del testo -. Con questa mozione volevamo
sensibilizzare il Consiglio regionale sul tema, un tema che
sappiamo essere senza barriere".
Il capogruppo dem ha ricordato quindi il percorso della legge,
definito un provvedimento di civiltà, in Parlamento. "La Camera
ha approvato all'unanimità un testo, ora speriamo venga portato
avanti dal Senato - ha detto -. Serve però una modifica del
termine per vedersi garantito il diritto: dieci anni dalla fine
del trattamento sono un periodo davvero troppo lungo".
Il collega del Pd, Francesco Russo, ha richiamato il titolo della
campagna Io non sono il mio tumore: "Le persone si identificano
spesso con quello che viene loro diagnosticato. La percezione di
sé è condizionata e così anche la loro proiezione nella vita
sociale. La società che aiuta chi ha un tumore, sappiamo che il
sistema nazionale pubblico ha la massima attenzione per questi
malati, deve riconoscere allora il diritto a superare quel
momento difficile e drammatico e a non sentirsi discriminato".
Per il gruppo Fedriga presidente ha preso la parola Carlo Grilli,
che ha sottolineato come il messaggio di oggi "non dà solo
un'impronta di civiltà" ma "dice chiaramente che chi è colpito da
tumore e ne esce non è più solo": alle cure per la malattia si
uniranno le cure "valide di una comunità che permetterà alla
persona di superare un momento così impattante" ha detto.
Il documento ha trovato la condivisione anche della Giunta. "La
Regione, riconosciuta l'importanza del tema, si prodigherà - ha
detto l'assessore alla Salute, Riccardi Riccardi - in tutte le
sedi opportune e quando la legge nazionale sarà approvata
adotterà tutte le iniziative di competenza atte a sensibilizzare
e informare i cittadini del Friuli Venezia Giulia".
Intervenuta, nelle dichiarazioni di voto, anche Serena
Pellegrino. La consigliera Avs ha ricordato che sono già 5 i
Paesi (Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo) che
hanno emanato legge e ha chiesto alla Giunta di mettere in atto
"quanto possibile, soprattutto in sede di Conferenza Stato
Regioni, con maggiore incisività".
ACON/MT-fc