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SALUTE. CABIBBO (FI): SÌ A MOZIONE CHE RICONOSCE AUTONOMIA A REGIONE

03.10.2023
16:59
(ACON) Trieste, 3 ott - "Giocare alla lotta tra guelfi e ghibellini in ambito sanitario è molto pericoloso. Ci sono temi che impongono serietà e responsabilità. Le Opposizioni esercitano il loro ruolo nei modi che ritengono più opportuni, ma fare propaganda con la salute pubblica significa soffiare sul fuoco delle paure della collettività e certamente non aiuta a risolvere i problemi e le vere esigenze dei cittadini".

Questo il commento di Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia, secondo cui "la mia mozione, sottoscritta da tutti i capigruppo della maggioranza, approvata dal Consiglio regionale serve a riconoscere alla Regione un reale esercizio dell'autonomia".

"Si applica - prosegue nella sua nota il consigliere - l'importante sentenza della Corte Costituzionale del 25 maggio 2023, secondo cui lo Stato non può dettare norme di coordinamento finanziario nelle regioni a statuto speciale che provvedono in autonomia al finanziamento del proprio servizio sanitario. Un tema di questa portata non può diventare il pretesto per riaccendere un dibattito strumentale sulla contrapposizione tra pubblico e privato: questo tipo di approccio causa solo problemi e alimenta faide tra singoli territori".

Ancora Cabibbo: "La sentenza oggetto della mozione porta a questo: il Fvg, che dal 1997 si paga la sua sanità, potrà pianificare e programmare innesti e investimenti con maggiore libertà, attivando forme di miglioramento del trattamento economico del personale sanitario regionale, senza incorrere nei limiti imposti a livello nazionale dal decreto Madia, che blocca il valore dei fondi contrattuali al 31 dicembre 2016 e che sinora ha impedito di retribuire meglio sia gli incarichi della dirigenza sanitaria sia in relazione alle condizioni di lavoro del personale sanitario, che spesso opera a turni".

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla mozione, "arricchita da un emendamento proposto dall'assessore alla Salute, che apre la strada a una reale e virtuosa autonomia finanziaria in sanità, ma sempre nel rispetto del fondamentale principio di coordinamento della finanza pubblica, vincolante anche per le autonomie speciali. In parole semplici, la nostra Regione non soggiace ai vincoli imposti dalle leggi nazionali, ma deve pur sempre rispettare il principio di buona amministrazione e di razionalità nella spesa" sottolinea il consigliere.

Il capogruppo di Fi riferisce ancora: "Non intendo inseguire sul terreno della polemica chi pensa di ridurre questa discussione a una lotta nel fango delle strumentalizzazioni. Questa Maggioranza sostiene la sanità pubblica e lo fa con la responsabilità di chi deve fare delle scelte di fronte ad un mondo che cambia rapidamente: il vero problema è la sostenibilità dell'attuale assetto sanitario. Non c'è e non ci deve essere alcuna contrapposizione tra pubblico e privato; ciò che conta è che venga garantito il fondamentale diritto, costituzionalmente riconosciuto, a cure universali e gratuite per gli indigenti".

Il modello di gestione, conclude Cabibbo, "è solo uno strumento per raggiungere questo fine inalienabile e quindi non comprendo, se non appunto ad uso propagandistico, la posizione della Minoranza sul ricorso al privato convenzionato, se ciò dovesse servire a ridurre le liste d'attesa e a migliorare il servizio sanitario. Si tratta semplicemente di applicare il principio di sussidiarietà anche in ambito sanitario. Sparare nel mucchio e chiedere una "politica del personale espansiva" significa non avere la minima idea dei danni che ciò potrebbe causare". ACON/COM/mt



Andrea Cabibbo (FI)