SCUOLA. GRUPPO PD: SU DIMENSIONAMENTO ALLA GIUNTA È MANCATO CORAGGIO
(ACON) Trieste, 4 ott - "Nella partita del dimensionamento
scolastico il Fvg ha mancato di coraggio, non seguendo l'esempio
di altre Regioni che si sono opposte al provvedimento del
Governo, come l'Emilia-Romagna che ha fatto ricorso. La Giunta
regionale torni dunque sui tavoli nazionali, a partire dalla
Conferenza unificata Stato-Regioni, e metta sul piatto i numeri
positivi e virtuosi che abbiamo raggiunto, cercando di evitare
una situazione che creerà difficoltà a tutti e impoverirà il
sistema".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Laura Fasiolo,
Massimiliano Pozzo e Francesco Russo a margine delle audizioni,
in VI Commissione, sul tema del dimensionamento scolastico per il
prossimo triennio.
Per Russo "c'è bisogno di una riflessione strategica su quello
che serve al Fvg. Il dibattito odierno mi fa pensare che non
siamo pronti alla regionalizzazione, perché una Regione speciale
che negli ultimi cinque anni ha provato a raccontare un progetto
di progressiva responsabilizzazione, non è stata in grado di fare
quello che altre Regioni hanno fatto, ossia di dire che questo
modello calato dall'alto non funziona. Abbiamo esigenze diverse e
questo va affermato perché la nostra specialità territoriale e
linguistica ci permette di avanzare delle controproposte: la
Regione provi ad avere più coraggio, perché ha le carte in regola
per farlo e se deciderà di farlo avrà tutti al suo fianco".
Secondo Fasiolo, "i tagli di dirigenti e direttori, che saranno
attuati dal decreto (applicato con correttezza dall'assessore
Rosolen, ma in assenza di una politica difensiva della nostra
specificità) creeranno forme di reggenze mascherate e situazioni
insopportabili con la creazione di istituti sovradimensionati e
assai complessi da gestire, con lo sviluppo di distanze, in
alcuni casi di oltre 50 chilometri, che porteranno difficoltà
logistiche non di poco conto. E accanto a questo si sommeranno i
problemi di carenza del personale dirigente e amministrativo e
quelli legati quindi all'utenza che sarà fortemente penalizzata.
Un piano di dimensionamento deve necessariamente avere una
visione d'insieme proprio per evitare spezzatini o inglobamenti
del tutto insensati. Infine, la denatalità potrebbe, al
contrario, costituire un'opportunità per evitare in una regione
come la nostra, a statuto speciale, area di confine,
multilinguistica e complessa, il problema delle classi pollaio,
così definite ancora dalla legge Gelmini".
Per il consigliere Pozzo, "da parte della Giunta c'è stata
timidezza, affidandosi a una gestione meramente amministrativa e
quindi a uno scarso utilizzo dell'autonomia. L'auspicio è che si
affronti un ragionamento che esca da questa dinamica. Sulla
questione demografica - continua - stiamo prendendo una china
preoccupante: non si può giustificare l'impoverimento con la
questione demografica, ma bisogna, al contrario, reagire
invertendo il trend demografico anche cercando di essere più
attrattivi. Non limitiamoci a subire i tagli, perché se come
Regione autonoma abbiamo una rilevanza, allora facciamolo valere
sui tavoli nazionali".
ACON/COM/fa