MIGRANTI. VI COMM AL CARA DI GRADISCA: PRIORITÀ DIVERSE PER I DUE POLI
(ACON) Gradisca d'Isonzo (Go), 5 ott - Vicini, seppur non
sempre vicinissimi nella presa d'atto che la materia è molto
delicata e deve essere maneggiata con estrema cautela e prudenza.
Ma distanti, spesso agli antipodi nell'approccio adottato e
nell'individuazione delle priorità. Resta inevitabilmente
divisivo il tema dei migranti per Centrodestra e Opposizioni.
Il sopralluogo dell'Ufficio di presidenza allargato della VI
commissione permanente presieduta da Roberto Novelli (Forza
Italia), tenutosi questa mattina a Gradisca al Centro di
permanenza per i rimpatri e al Centro di accoglienza per
richiedenti asilo, ha riproposto una dicotomia tra le più
classiche: per il Centrodestra il concetto chiave è quello della
sicurezza, mentre le Opposizioni concentrano le loro attenzioni
sul principio dell'accoglienza.
Oltre a Novelli, erano presenti Stefano Balloch (Fratelli
d'Italia), Diego Bernardis (Fedriga presidente), Carlo Bolzonello
(Fp), Manuele Ferrari (Lega), Laura Fasiolo (Partito
democratico), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Giulia
Massolino (Patto per l'autonomia-Civica Fvg). A fare gli onori di
casa, il prefetto Raffaele Ricciardi e il questore Paolo
Gropuzzo, assieme ai direttori delle rispettive strutture.
Il nodo gordiano resta, alla fine, sempre lo stesso: la
correlazione tra immigrazione e sicurezza da un lato e la dignità
umana dall'altro. Prima tappa al Cpr, struttura che accoglie 90
ospiti, tutti di sesso maschile, spesso non riconducibili alla
tratta balcanica, di giovane età e con precedenti penali spesso
piuttosto ingombranti. Nell'anno in corso, sono soprattutto
afghani, pachistani e bengalesi ad essere arrivati nella
struttura. Il costo pro capite degli ospiti è di 37 euro al
giorno e il sopralluogo ha consentito di prendere visione
dell'ambulatorio, degli spazi dedicati alla mensa, alla
lavanderia e all'esercizio fisico, concludendosi con la visita a
uno dei moduli abitativi.
Secondo quanto è stato riferito, sono frequenti gli atti di
vandalismo da parte di ospiti: nella giornata odierna erano
visibili alcune lastre infrante, nonostante siano state
realizzate con materiale anti danneggiamento.
Questo è stato uno dei punti chiave: mentre il Centrodestra ha
posto l'accento sul fatto che "gli ospiti non sono esattamente
delle educande, come dimostrano i vetri infranti e altri chiari
segni di violenza", per il Centrosinistra si tratta di
"comprendere il disagio emotivo e psicologico di chi si trova
proiettato in una dimensione nuova".
In particolare, Honsell ha parlato di "disperazione" che coglie
gli ospiti, ponendo diverse domande sul tipo di patologie più
frequenti all'interno della struttura, chiedendo espressamente se
siano stati registrati atti di autolesionismo. Novelli e
Bernardis hanno fatto notare come gli ospiti possano utilizzare
un cellulare, messo a disposizione per consentire loro di
mettersi in contatto con le famiglie o, in ogni caso, con il
mondo esterno, e come questa sia una concessione incompatibile
con alcune accuse che vengono rivolte a queste strutture. Anche
nella scelta delle domande, palese come forze di governo e di
opposizione rappresentino due facce contrapposte della medaglia.
Dopo il Cpr, è stata la volta del Cara, struttura meno "severa"
che accoglie, allo stato, 626 persone, tutte di sesso maschile,
la cui età, nella maggior parte dei casi, oscilla tra i 30 e i 40
anni. La struttura, in origine, doveva ospitare meno della metà
degli inquilini di oggi ma, a fronte dei numeri crescenti, sono
state installate nuove postazioni per accogliere un maggior
numero di persone.
A proposito di numeri, a latere è stato riferito che, a oggi,
sono 3107 gli arrivi dalla rotta balcanica, circa il doppio
rispetto al 2022. Di questi, circa il 98% delle persone è di
sesso maschile.
ACON/GS-fa