CASO BINI. V COMM: COSOLINI (PD), FEDRIGA VALUTI ANCORA COMPATIBILITÀ
(ACON) Trieste, 5 ott - "Il presidente Fedriga, riconoscendo lo
spirito della legge regionale 21/2004, dovrebbe chiedere
all'assessore Sergio Emidio Bini di rimuovere o attenuare le sue
posizioni all'interno di Euro&Promos spa oppure valutare
seriamente se le due posizioni dello stesso siano compatibili".
Questo il commento finale del dem Roberto Cosolini, espresso a
margine dei lavori della V Commissione consiliare presieduta da
Diego Bernardis (Fedriga presidente), dopo aver recepito la
risposta della Giunta regionale alla sua interrogazione orale
"sull'incompatibilità dell'assessore Bini".
Nello specifico, Cosolini aveva originariamente chiesto con la
sua istanza all'Esecutivo "se Euro&Promos spa presti servizi di
qualunque genere per conto della Regione Friuli Venezia Giulia o
di enti regionali (comprese le aziende sanitarie) e, in caso
affermativo, se nello spirito della norma non ritenga non
compatibile la posizione di Bini con l'incarico di assessore".
L'esponente del Partito democratico aveva motivato il doppio
quesito ricordando che "l'articolo 4 della Lr 21/2004 indica fra
i casi di incompatibilità con l'incarico di consigliere e
assessore regionale quelli relativi a 'coloro che ricoprono
cariche o esercitano funzioni di amministratore, liquidatore,
direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo
con contratto di carattere continuativo, in associazioni, enti,
società o imprese che gestiscono servizi di qualunque genere per
conto della Regione o di enti regionali'. Una previsione
normativa che mira a evitare il rischio di un conflitto di
interessi fra una posizione di responsabilità in una società che
operi per il pubblico e l'incarico istituzionale".
"Inoltre - aveva aggiunto Cosolini - è emerso che Bini, oltre a
detenere le azioni di maggioranza relativa nella società
Euro&Promos spa, risulta essere inquadrato e retribuito, per
stessa ammissione dell'interessato, come dirigente apicale pur in
assenza di deleghe operative. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare
con l'astensione della società a partecipare a gare in regione,
con la Regione o con gli enti regionali o, comunque, con misure
(come l'aspettativa) con cui il pubblico amministratore può
modificare o attenuare la propria posizione".
La risposta della Giunta nell'aula consiliare è arrivata
attraverso le parole dell'assessore regionale alla Funzione
pubblica, Pierpaolo Roberti, che ha evidenziato come "la
disciplina in materia di trasparenza prevede che le Regioni
pubblichino sul proprio sito Amministrazione trasparente, entro
tre mesi dall'elezione o nomina, alcuni dati specifici. Proprio
in tale prospettiva, gli assessori di nuova nomina sono stati
invitati a far pervenire i propri curricula professionali, mentre
gli assessori confermati a trasmettere un aggiornamento del
curriculum vitae esistente e relativo alla precedente
legislatura, nonché a fornire la dichiarazione relativa
all'assunzione di altre cariche e incarichi".
"Sulla base della documentazione pervenuta, per quanto concerne
gli assessori - ha spiegato Roberti - la pubblicazione dei
curricula e della dichiarazione è avvenuta, sempre a cura
dell'ufficio Trasparenza e anticorruzione, in data 7 luglio 2023
nei termini previsti dalla legge".
"In seguito a una verifica effettuata presso la Direzione
centrale Patrimonio, che segue i contratti dei servizi per le
sedi regionali e al cui interno opera la Centrale unica di
committenza, nonché presso gli uffici degli Enti regionali, si
conferma - ha concluso l'esponente dell'Esecutivo regionale - che
Euro&Promos spa non gestisce servizi di qualunque genere per
conto della Regione Fvg o degli enti stessi".
Come da regolamento, l'ordine dei lavori non prevedeva un
dibattito conclusivo e le attività della Commissione si sono
quindi esaurite con la replica di Cosolini il quale, pur
ammettendo che "la risposta può forse essere considerata
tecnicamente ineccepibile", ha evidenziato "una situazione ben
più complessa che dovrebbe invece suscitare una riflessione
ulteriore da parte del presidente".
"Il 7 febbraio 2023 - ha dettagliato - la Regione ha infatti
aggiudicato un appalto di oltre 3 milioni di euro alla Euro&
Promos Social Health Care, società cooperativa. Ci è stato detto
che le due realtà sono indipendenti e che condividono solo una
parte del nome. Invece, oltre al sito internet e a una figura
apicale in comune, dalla lettura dei bilanci emerge che il legame
è anche strettamente finanziario: la spa garantisce la
cooperativa per un milione e 586mila euro e finanzia a patrimonio
400mila. È perciò lecito chiedersi se esista un interesse
strategico da parte della spa".
"Certo, se ci fosse stata un'incompatibilità formale - ha
concluso Cosolini - gli organismi tecnici lo avrebbero accertato
al momento dell'insediamento. Ma siccome si vuole sgombrare il
campo da possibili conflitti di interesse, sostenere che in
comune tra le due c'è solo una parte del nome, appare un modo
molto facile per liquidare la questione".
ACON/DB-fa