VAJONT 60 ANNI. FP: COMPITO ISTITUZIONI È RILANCIO TERRE MARTORIATE
(ACON) Trieste, 9 ott - "In molti sapevano, ma nessuno fece nulla
per evitare una catastrofe annunciata. Provocata dalla spasmodica
ricerca del profitto. A ogni costo. Ma il conto di quella notte
di sessant'anni fa fu alto. Umanamente inconcepibile: 1917 anime.
Il futuro di una valle azzerato, spazzato via assieme a tante,
troppe giovani vite".
Ad affermarlo è il Gruppo consiliare Fedriga presidente, nella
giornata del 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, nel
rendere omaggio "ai quei morti, alle loro famiglie, ai
sopravvissuti, a quanti portarono soccorso nei luoghi devastati,
non da una catastrofe naturale, ma dall'irresponsabilità umana".
"L'anniversario di oggi deve essere anche un monito affinché,
ognuno nel proprio ruolo, ponga sempre attenzione e vigilanza su
quanto, in nome di una crescita economica e sociale, viene
attuato nei territori".
"Fermo restando - conclude la nota del Gruppo - che compito delle
Istituzioni resta quello di fornire occasioni di sviluppo e di
rilancio a quanti, caparbiamente, sono rimasti a vivere in quelle
terre martoriate".
ACON/COM/li
Al centro: il Gruppo consiliare Fedriga presidente
Mauro Di Bert (Fp)
Stefano Mazzolini e Simone Polesello (Fp)
Moreno Lirutti (Fp)
Edy Morandini (Fp)
Al centro (da sx): Bolzonello, Bernardis, Grilli del Gruppo consiliare Fedriga Presidente