LAVORO. PELLEGRINO (AVS): CONTRASTO CAPORALATO, BENE MA FVG IN RITARDO
(ACON) Trieste, 11 ott - "Questa Giunta ogni tanto va spronata
a focalizzare l'attenzione su determinate tematiche che
evidentemente, essendo spinose e poco interessanti ai fini
elettorali, vengono prese alla leggera. Il caporalato e le
vittime delle distorsioni del mercato del lavoro, italiani e
stranieri, è una di queste e ne avevo chiesto contezza con una
interrogazione, il 26 settembre scorso, per sapere che fine
avesse fatto il Friuli Venezia Giulia nel partenariato
interregionale Common Ground. Da allora qualcosa si è mosso".
Lo dichiara in una nota la consigliera Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, che spiega: "Ho letto con
soddisfazione la delibera di Giunta del 6 ottobre scorso con cui
si è finalmente stabilito di procedere, attraverso il Servizio
che fa capo all'assessore Roberti, alla selezione di un partner
territoriale nell'ambito degli enti del terzo settore per la
co-progettazione delle azioni riferite alla fase due del Common
Ground. Ricordo che il progetto ha l'obiettivo di prevenire e
contrastare forme di distorsione del mercato del lavoro
(irregolare, sommerso, caporalato, sfruttamento) in tutti i
settori anche diversi da quello agricolo, attraverso interventi
di protezione sociale e interventi attivabili nell'ambito dei
Servizi per il lavoro, promuovendo lavoro dignitoso e sicuro,
legalità".
"La recente delibera - prosegue la consigliera Pellegrino - per
un verso testimonia che la Regione qualcosina intende fare nel
partenariato interregionale del progetto, ma va detto che siamo
decisamente in ritardo rispetto le altre quattro Regioni
coinvolte e che l'attivazione di quanto verrà co-progettato ha
come data il chissà quando. Per l'altro verso, l'atto della
Giunta non cita nelle premesse, tra i riferimenti normativi,
quelle Linee guida nazionali in materia di identificazione,
protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo
in agricoltura, il cui monitoraggio sta tra gli obiettivi di
Common Ground e che includono l'attività di presa in carico delle
vittime indipendentemente dalla regolarità del soggiorno. Un
riferimento tecnicamente non dovuto, certamente, ma che se ci
fosse stato avrebbe conferito alla delibera una ben diversa
sostanza politica. Mi auguro che questo specifico aspetto sarà
presente nei requisiti della selezione, perché non si tratta solo
di spezzare il legame con gli sfruttatori, come dichiara
l'assessore Roberti, ma anche fornire servizi di prima
assistenza, protezione, accoglienza, accompagnamento (sociale,
legale, abitativo, lavorativo) per vittime o potenziali vittime".
"In Aula avevo già avuto occasione di dire apertamente - continua
l'esponente di Centrosinistra - che la preoccupazione principale
della Maggioranza si manifesta nella propaganda che vuole gli
immigrati chiusi nei Centri per il rimpatrio, ma la stessa
Maggioranza è costretta ad accettare la loro presenza in
fabbrica, nei campi, nelle cucine, salvo pretendere si
smaterializzino una volta finito l'orario di lavoro. Ho ricordato
più volte che abbiamo più posti di lavoro che lavoratori, come è
stato denunciato anche in Consiglio regionale dai portatori di
interesse, e la concorrenza troppo spesso induce i datori di
lavoro a utilizzare i caporali per avere forza lavoro in nero e a
basso costo".
"Dobbiamo uscire dall'ipocrisia propria della Destra - conclude
Serena Pellegrino -, dismettere gli slogan 'Tutto va bene' e
'Sotto questa amministrazione vigono correttezza e sicurezza'.
Anche in Friuli Venezia Giulia, purtroppo, i casi di violenza, di
insicurezza e di incertezza del lavoro sono all'ordine del
giorno. E non è certamente dando il compito di gestione della
materia a una cooperativa che si risolverà una piaga che si sta
evidenziando anche da noi. Servono vere politiche di integrazione
e inclusione sociale, che non siano solo di facciata, finanziando
percorsi formativi, con operatori ed educatori ben pagati,
soltanto così si riuscirà a contrastare alla radice il
capolarato, insieme alle altre distorsioni del mercato del
lavoro".
ACON/COM/rcm