AMBIENTE. MASSOLINO (PAT-CIV): OVOVIA TS, C'È IMPATTO SI FERMI OPERA
(ACON) Trieste, 17 ott - "L'esito negativo del decreto
relativamente alla valutazione di incidenza di II livello della
Regione Friuli-Venezia Giulia riguardo la variante al piano
regolatore del Comune di Trieste che introdurrebbe il tracciato
dell'ovovia, pubblicato ieri, non è certo una sorpresa.
L'ennesima conferma, dalla Direzione regionale per la tutela
dell'ambiente, di quanto abbiamo sempre sostenuto: l'impatto
ambientale c'è, ai danni della biodiversità di un sito Natura
2000 protetto".
Commenta così, in una nota, la consigliera regionale Giulia
Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) la pubblicazione del
decreto della Direzione centrale difesa dell'ambiente, energia e
sviluppo sostenibile, organo tecnico della Regione che si esprime
con una valutazione di incidenza negativa sull'Ovovia, scrivendo:
"Con riferimento alla valutazione d'incidenza relativa al piano
citato a margine, vista la documentazione pervenuta ed i pareri
acquisiti, in particolare quello del Servizio biodiversità (prot.
n. 416271 del 17 luglio 2023), si comunica che non è possibile
prospettare una valutazione favorevole per la variante in
oggetto".
"Abbiamo sempre detto - spiega l'esponente di Opposizione - che
questo dovrebbe essere più che sufficiente a fermare quest'opera
inutile, impattante e insostenibile anche quando politici
regionali e comunali hanno minimizzato o negato l'esistenza di
qualsivoglia impatto ambientale che invece è sotto gli occhi di
tutti".
"Nel tempo, infatti, abbiamo sentito i componenti delle giunte,
regionale e comunale, affermare a mezzo stampa che non ci sarebbe
stata un'alterazione ambientale negativa, mentre due settimane
fa, anticipando proprio il decreto pubblicato poi ieri,
Scoccimarro ha parlato di compensazioni, di fatto ammettendo
l'impatto. Oltre alla poca serietà - continua Massolino - e
coerenza dei nostri rappresentanti, ribadiamo che non ci possono
essere compensazioni per Bosco Bovedo: in ecologia un albero non
vale l'altro e i sistemi ecologici sono complessi oltre che
fragili, difficilmente ricreabili in altri siti".
"È ora - conclude la consigliera - che anche chi ci governa
prenda atto che l'ovovia non deve essere costruita, e di avviare
una contrattazione per la deviazione dei fondi su altre
progettualità meno impattanti e davvero utili per una mobilità
sostenibile".
ACON/COM/li