DISABILITÀ. III COMM: PROCEDE RIORDINO SERVIZI, FVG MODELLO NAZIONALE
(ACON) Trieste, 17 ott - "Stiamo vivendo un importante momento
storico in un Friuli Venezia Giulia che si conferma autentico
modello nazionale sul delicatissimo tema della disabilità. Rimane
ancora molto da lavorare ma, considerate le basi che sono state
poste, spero proprio che questo impegnativo progetto venga preso
come riferimento anche da altre Regioni".
Lo ha evidenziato Carlo Bolzonello (Fp), in qualità di presidente
della III Commissione consiliare, al termine di una seduta che ha
coinvolto anche l'assessore regionale a Salute, Politiche sociali
e Disabilità, Riccardo Riccardi, chiamato a un'informativa
collegata alla delibera sulla nuova configurazione dei servizi e
per il conseguente adeguamento degli atti aziendali sugli
interventi a favore delle persone con disabilità e il riordino
dei servizi sociosanitari in materia (legge regionale 16/2022).
Particolarmente intensa la fase dedicata alla discussione
generale, successiva alla illustrazione, che non poteva
prescindere dal fatto che la Lr 16/2022 a novembre di un anno fa
fosse uscita dall'Aula con un disco verde quasi unanime,
all'insegna della più ampia trasversalità.
Unica voce fuori dal coro, allora come oggi, quella di Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha premesso di non aver votato a
suo tempo in favore del provvedimento "perché lo ritenevo
motivato da un aspetto più organizzativo che sostanziale, creando
incertezze ancora più che evidenti". Quindi ha posto alcuni
quesiti soprattutto in merito alle disomogeneità emerse tra i
territori, chiedendo attenzione anche per il disagio mentale e la
neuropsichiatria infantile, esplosi dopo il Covid-19.
Gli interventi sono stati aperti da Carlo Grilli (Fedriga
presidente) che aveva rimarcato come si trattasse "di un
documento figlio un po' di tutti e redatto con la collaborazione
delle persone che realmente si occupano di disabilità. Una norma
rivoluzionaria, molto attuale e lungimirante che mette la persona
al centro e parla di noi, perché la disabilità è parte integrante
della comunità. Un progetto di vita che garantisce l'esatta
dimensione di cosa vuol dire essere cittadini per esaudire
desideri, ambizioni e amori. Persone non solo da assistere, ma
soprattutto da sostenere".
Massiccia la partecipazione al dibattito da parte del Partito
democratico con Francesco Martines in veste di apripista,
evidenziando "una presentazione molto analitica per
l'individuazione delle linee strategiche, lungo le quali muoversi
nell'ambito di una legge che apre scenari nuovi di inclusione
anche per le famiglie. Saranno però necessari percorsi lunghi e
guidati verso un passaggio epocale. Nessun invalido e nessuna
famiglia, tuttavia, dovranno risentirne. Le risorse vengano
distinte nei bilanci per evitare un unico calderone e si trovino
nuove modalità di controllo da parte dei sindaci".
La collega Manuela Celotti si è concentrata su programmazione
territoriale, livelli di governance da potenziare e piani di
zona, allargando il discorso ai servizi sociali dei Comuni e al
personale. Il capogruppo Diego Moretti ha ricordato il ruolo di
"una Regione Fvg sempre all'avanguardia nella legislazione sulla
disabilità. La legge del 1996 fu la prima o una delle prime a
dare organicità a un settore complesso, dando centralità ai
Comuni in raccordo con le Aziende sanitarie. Dopo 30 anni andava
data una nuova veste a situazioni evolute, ora è necessaria
un'applicazione graduale per un passaggio di transizione che si
concluderà nel 2025".
Sempre sul fronte dem, Laura Fasiolo ha sottolineato "un impegno
notevole e trasparente, condiviso. Sottolineo il contributo dato
dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con
disabilità e delle loro famiglie. Il Fvg è un pesce pilota, ma
sarà necessario evitare discontinuità, intervenendo in maniera
omogenea". Roberto Cosolini, dal canto suo, ha ricordato "il voto
convinto alla Lr 16/2022 e la consapevolezza di un percorso
necessario, ma estremamente complesso. Ora si prosegua con il
metodo del confronto con i soggetti impegnati sul territorio".
Dal lato opposto dell'emiciclo di piazza Oberdan, Markus Maurmair
(FdI) ha elogiato "il coraggio dell'assessore nella riforma di un
settore che era ed è necessaria. Numeri difformi e trattamenti
diversi sul territorio la rendono urgente per dare parità di
trattamento ai cittadini. Il cambiamento è un bene se porta un
miglioramento dei servizi".
Ritornando tra i rappresentanti delle Opposizioni, Serena
Pellegrino (Avs) ha ribadito la delicatezza di "un tema
importante, spesso sottovalutato, ghettizzato e collocato ai
margini del dibattito. Ricordiamoci, però, anche degli anziani
che poi diventano disabili. Non possiamo pensare di medicalizzare
il comparto, perché il disabile non si sente un malato". Quindi,
si è soffermata sullo "spostamento delle risorse pubbliche
nell'area del privato e sulle buste paga dei lavoratori".
Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) si è
raccomandato "di garantire a tutti gli stessi diritti. Il
cambiamento non deve spaventare", mentre la pentastellata Rosaria
Capozzi ha espresso il suo "approccio favorevole, auspicando
risposte alle famiglie ed equità territoriale. Attenzione,
tuttavia, alle psicopatologie e ai contratti del personale".
ACON/DB-rcm