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DISABILITÀ. MARTINES (PD): RISCHIO SANITARIZZAZIONE ATTIVITÀ CONSORZI

17.10.2023
17:35
(ACON) Trieste, 17 ott - "Nel settore della disabilità si annunciano per i prossimi anni grandi cambiamenti per quanto riguarda l'attività svolta fino adesso dai due consorzi, il Campp per la Bassa Friulana ed il Cisi per l'area isontina. Una volta emanata la legge regionale i Comuni proprietari dei due consorzi hanno richiesto che si potesse trovare una forma giuridica di convenzionamento, affinché questi gestori potessero continuare a lavorare come stanno ben facendo da molti anni e mantenere e migliorare le professionalità acquisite. Gli ultimi atti di Giunta dicono che dopo una fase transitoria di appena un anno tutto sarà trasferito all'Azienda sanitaria competente, sulla base di un protocollo d'intesa. A questo punto sembra che i Comuni soci dovranno decidere se sciogliersi o spostare la loro attività in altri comparti del sociale".

Così in una nota il consigliere regionale del Pd, Francesco Martines, che ha partecipato alla seduta della III Commissione, in cui si è discusso dell'informativa in merito all'atto di indirizzo recante le indicazioni per la nuova configurazione dei servizi e per il conseguente adeguamento degli atti aziendali parte della lr su Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia.

"Non si può non essere preoccupati - fa sapere il consigliere - quando stiamo prefigurando un cambiamento epocale in un mondo con evidenti e crescenti elementi di fragilità, come evidenziato nel corso della Commissione. Delle persone valutate il 90% sono non autosufficienti,il 96% non ha mai avuto opportunità di lavoro, il 65% ha problemi di psicopatologie, l'83% ha disturbi comportamentali, il 71% non ha avuto mai opportunità di vita sociale".

Per Martines i problemi che si pongono in questo trasferimento di competenze dai consorzi alle rispettive aziende sanitarie sono di triplice natura.

"Le tempistiche previste sono notevolmente ridotte - commenta il consigliere -: penso che serva una convenzione su base biennale o triennale perchè stiamo agendo in un mondo di fragilità che riguarda le persone disabili e le rispettive famiglie e non ci si può permettere di creare situazioni di discontinuità e di peggioramento dei servizio sociale reso. Il contesto su cui si muove questa legge mette al centro dell'attività la persona, con le sue potenzialità e con il suo bisogno di inclusione e di futuro".

C'è poi la questione del controllo e la possibilità d'incidere da parte "dei sindaci sull'attività che in futuro l'azienda sanitaria svolgerà al posto dei consorzi". "In quest'ultimi - prosegue Martines - gli amministratori, antenne del territori e interfaccia immediata dei bisogni delle famiglie, avevano la possibilità d'incidere, di scegliere le governance dei consorzi e di chiedere il miglioramento dei servizi; se non si troveranno a livello normativo nuove forme di controllo da parte della conferenza dei sindaci sull'attività dell'azienda ritengo che gli amministratori non avranno il modo d'intervenire, come capita adesso dove le conferenze dei sindaci e/o le rappresentanze ristrette controllano ben poco".

"C'è poi il tema di come enucleare le risorse che vengono destinate a questo comparto della disabilità, risorse che arrivano per il 25% dei Comuni, il 13% dagli utenti ed il resto della Regione, nel bilancio dell'Azienda sanitaria - insiste il consigliere -, perché se non ci saranno capitoli di spesa specifici che permettono di valutare l'entità delle risorse, come vengono impiegate e quali progettualità verranno finanziate, verrà meno quella funzione svolta dai Comuni".

"Rispetto al momento in cui sarà operativo il passaggio di competenze ho chiesto la massima attenzione alla parte politica e dirigenziale - conclude Martines - anche perchè questo percorso di cambiamento e quindi l'attuazione della legge avviene in un particolare contesto in cui la sanità regionale sta mostrando segnali di forte criticità, evidenziata da tantissimi cittadini, dalle Opposizioni in Consiglio e ultimamente anche dall'assessore Riccardi e dal presidente Fedriga, i quali in più occasioni stanno parlando di necessità di riforma radicale di tutto il sistema". ACON/COM/mt



Francesco Martines (Pd)