DISABILITÀ. PD: ARMONIZZARE TERRITORI PER GARANTIRE SERVIZI UNIFORMI
(ACON) Trieste, 17 ott - "L'evoluzione nell'affrontare le molte
tematiche relative alla disabilità era e resta un obiettivo
comune e necessario. La legge di riforma, ampiamente condivisa,
ora deve puntare a un'armonizzazione dei sistemi sociosanitari
sui territori per garantire l'uniformità dei servizi e assicurare
la tenuta nella fase di passaggio tra Comuni e Aziende".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Pd Manuela
Celotti, Roberto Cosolini, Laura Fasiolo, Francesco Martines e
Diego Moretti a margine della seduta della III Commissione
riunita per l'informativa giuntale sulla legge regionale 16 del
2022 su persone con disabilità e riordino dei servizi
sociosanitari.
Secondo Celotti, "i dati forniti oggi evidenziano una situazione
difforme sui territori della regione ed è dunque necessario un
lavoro di armonizzazione dei sistemi di offerta rispetto ai
bisogni delle persone con disabilità. Serve lavorare sul
potenziamento sia dei servizi legati alla residenzialità, sia
della non residenzialità. Va inoltre affrontato il livello
territoriale della programmazione e dell'indirizzo, e bisogna
definire come si incastra la programmazione regionale con quelle
aziendali e quelle territoriali, che finora hanno poggiato su
ambiti e distretti".
"Dal ragionamento condiviso tra politica, tecnici, famiglie e
rappresentanti del terzo settore - così ancora la dem - sono nati
contenuti differenti a seconda dei territori, frutto di percorsi
partecipati dei quali godiamo i frutti ancora oggi. Bisogna
quindi garantire uno spazio di indirizzo e non solo di verifica
ai Comuni, visto che una quota importante dei fondi per la
disabilità poggia proprio sui bilanci dei municipi. Va inoltre
compreso come affrontare la situazione di un territorio vasto
come quello udinese, in modo da salvare le esperienze maturate,
proprio nell'ottica di evitare scossoni al servizio e bisogna
infine chiarire quale sarà il ruolo che avranno i servizi sociali
dei Comuni e quale sarà il rapporto tra la cabina di regia
regionale e i territori".
"La Lr 16/2022 - sostiene Martines - apre scenari nuovi di
inclusione anche per le famiglie. La sua attuazione avrà
certamente bisogno di percorsi lunghi e guidati, considerato il
passaggio epocale in un contesto di fragilità sul quale
l'attenzione dev'essere altissima. Considerando i passaggi che si
dovranno affrontare e le situazioni decisamente complesse per
giungere all'obiettivo finale della legge, un anno non basterà
per trovare il bandolo della matassa".
"In questa fase - raccomanda il consigliere - nessun invalido e
nessuna famiglia dovrà notare discrasie rispetto alla
quotidianità. È importante dunque che si fissino dei paletti:
vengano distinte le risorse nel bilancio dell'azienda, per
evitare un unico calderone; si trovino anche nuove modalità di
controllo da parte dei sindaci; si tarino tempistiche adeguate
per evitare che si risenta dei cambiamenti".
Secondo Cosolini, "lo sforzo fatto deve essere coerente con
l'impostazione data in occasione della discussione e quindi del
voto della 16/2022. Un voto espresso con la consapevolezza della
necessità di compiere questo passo di riforma. All'interno di un
percorso complesso nella sua attuazione avevamo espresso le
nostre preoccupazioni, poi confermate, per le tempistiche, una
preoccupazione che si fa più forte nel caso del territorio di
competenza dell'Azienda sanitaria Asugi".
Per la consigliera Fasiolo "va riconosciuto l'impegno profuso e
infine il voto condiviso su questa legge. Ora le persone
attendono risposte eque, ma all'interno di questo percorso
esistono delle preoccupazioni come il rapporto tra i sindaci e il
sistema aziendale. La fase di transizione non sarà certo facile e
proprio per questo ci dovrà essere la massima attenzione per
garantire la continuità e qualità dei servizi, ampiamente resi
dai consorzi. È necessario potenziare il dopo di noi e quindi
l'auspicio è che i finanziamenti consentano ai disabili di
diventare adulti e quindi invecchiare. E infine, la
domiciliarità, su cui spero ci sia un forte impegno da parte
della Giunta".
Infine, il capogruppo Moretti sottolinea l'importanza di
"un'applicazione graduale della legge e del periodo di
transizione. In questa fase, sarà necessaria l'attenzione ai
territori: è giusto che si riprenda il lavoro di monitoraggio
svolto finora dai sindaci, riprendendo in particolare la funzione
svolta dai Comuni e dagli stessi Piani di zona. Fondamentale
dovrà essere l'attenzione da parte dei direttori generali delle
Aziende sanitarie (in particolare di quelle, come Asugi, che non
hanno mai gestito per conto dei Comuni la tematica della
disabilità) alla scelta dei direttori sociosanitari, proprio per
dare continuità ai modelli organizzativi e alla qualità dei
servizi".
ACON/COM/rcm